Pioggia e umidità, temperature notturne ancora basse e vento forte di libeccio: le condizioni ideali per la pesca di frodo del novellame di anguilla (le rinomate "ceche" o "cee") lungo il Canale Burlamacca di Viareggio.
La scorsa notte il personale della Guardia Costiera ha vigilato in porto e lungo le sponde del Canale, identificando persone sospette e soprattutto recuperando numerose attrezzature artigianali illegali posizionate a ciglio banchina o occultate nelle immediate vicinanze.
In totale sono state sequestrate ad ignoti 15 cerchiaie e nasse di varie forme e dimensioni, nonché vari contenitori pronti alla raccolta. La pesca illegale è stata interrotta sul nascere, infatti sono stati pochi gli esemplari di novellame ritrovati dai militari, comunque ancora in vita e rigettati nel loro habitat naturale.
Questi comportamenti violano le normative comunitarie e nazionali sul rispetto delle taglie minime dei prodotti ittici, poste in particolare a tutela dei piani di ricostituzione e ripopolamento di alcune specie protette ed a rischio estinzione, tra cui appunto le anguille.
Si ricorda che i contravventori (che pescano, commercializzano o anche solo detengono le specie protette) rischiano sanzioni pesanti, con verbali amministrativi da 2.000 a 12.000 euro per l'utilizzo di attrezzi non conformi e non consentiti, sanzioni che possono aumentare fino a 75.000 euro in proporzione alla quantità dei prodotti pescati ed al danno procurato all'ambiente marino.