«Sono sicuro che saranno emozioni che resteranno impresse per sempre nei miei ricordi». L'ammiraglio Vincenzo Vitale è arrivato al comando della Capitaneria di porto di Trieste da pochi mesi e tra pochi giorni sarà chiamato a una sfida importante: la Barcolana.
Quali sensazioni si aspetta da questo evento?
«Da uomo di mare sono consapevole che Barcolana scatenerà in me emozioni particolari ed uniche. Parliamo di un evento ormai entrato nella storia come regata internazionale di valore assoluto, e che impegna un grandioso, mai visto, scenario colorato di imbarcazioni e persone che gioiscono in mare e per il mare, in una memorabile giornata che riesce ad essere suggestiva anche in televisione».
Lei ha avuto una carriera molto importante con numerosi missioni all'estero, cosa si attende sotto il profilo professionale dalla giornata di domenica?
«Barcolana ha una sua "cornice" di sicurezza consolidatasi nel corso del tempo e in questo mesi di preparazione possiamo definirlo l'antidoto preventivo più adeguato. In mare saranno impegnati i mezzi di soccorso della Guardia costiera con unità provenienti anche da fuori regione, ci sarà il Nucleo subacqueo di San Benedetto del Tronto, e l'elicottero AB NH139. A questi si aggiungono i mezzi delle forze di polizia e dei Vigili del Fuoco. Parliamo del massimo della potenza di Soccorso marittimo disponibile nel panorama Sar internazionale. A questo si affianca il lavoro di prevenzione attuato con la presidenza di Barcolana e lo staff delle operazioni in mare che metterà a disposizione altri mezzi, sempre coordinati dalla Sala Operativa della Capitaneria».
Quest'anno ci saranno meno regatanti si aggiunge però una ulteriore complicazione legate al Covid.
«Ho parlato non a caso di antidoto, anche se non mi riferivo al Covid, e per la lunga esperienza ormai maturata quelli giusti per quest'asimmetrico virus sono sintetizzabili in un solo binomio: disciplina e rigore. La Federazione italiana vela, dietro l'impulso governativo, ha emanato un proprio disciplinare Covid, che sono convinto - viste la serietà, la competenza, la perizia e la passione che, di regola, sono parte della vita dei velisti - verrà perfettamente adottato dai partecipanti, cogliendo quindi al meglio l'effettività del richiamato antidoto, pregno di comportamenti virtuosi».
A queste norme si aggiungono ulteriori restrizioni, una scelta necessaria per garantire la sicurezza?
«Sì, è stato introdotto l'obbligo del tampone per gli equipaggi con più di sette membri. Abbiamo E' stato predisposto sin da principio, sulla base anche delle indicazioni della Prefettura, il divieto di passaggio a bordo delle imbarcazioni come avveniva nelle edizioni precedenti dove le barche erano ormeggiate in modo promiscuo lungo le rive. Questo ci consentirà di contenere i rischi di contagio in quanto è ormai assodato che la vicinanza tra persone è un canale attraverso il quale possono avere origine contagi».
Trieste sta crescendo nel mondo delle crociere, un tema che lei conosce bene dopo aver guidato il porto di Savona. Ci saranno rischi per la presenza di Costa Deliziosa in arrivo al sabato e non più la domenica?
«Savona è l'home port italiano di Costa, e nel mio periodo era normale avere in quel bacino - peraltro in parte coincidente con il porto antico - anche tre navi per volta. Il molo Bersaglieri è in grado di accogliere due navi da crociera in contemporanea ma nel weekend di Barcolana sposteremo Deliziosa in porto nuovo al fine di ridurre al massimo possibili rischi in fase di partenza della nave, stante la concomitanza con Barcolana By Night e la presenza di numerose unità a vela che si allenano nello specchio acqueo antistante la città.».