​Il 9 ottobre ha avuto inizio, nell'ambito delle attività di Barcolana 50, un'attività di pulizia dei fondali dello specchio acqueo portuale compreso tra il Molo Venezia e l'ex Magazzino Vini (Eataly). L'intervento è stato organizzato dalla Capitaneria di Porto di Trieste con il Comune, l'Autorità di Sistema Portuale, Acegas-Aps-Amga S.p.A., Fondazione CR Trieste e Assonautica Trieste.

Le operazioni si sono protratte per tre giorni e hanno impegnato sei operatori del 1° Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, con l'assistenza di un gommone della Capitaneria di Porto di Trieste.

L'intervento dei sommozzatori è iniziato con una prima ispezione subacquea, per verificare l'entità e la tipologia del materiale da recuperare. Terminata questa attività, una coppia di operatori ha iniziato gli interventi di rimozione e recupero, assistiti da terra e coadiuvati dal personale della Capitaneria di porto di Trieste e da un infermiere specializzato in fisiologia subacquea. Il personale della Acegas-Aps-Amga Spa di Trieste ha collaborato all'attività mettendo anche a disposizione i propri mezzi e provvedendo al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti recuperati.

L'attività complessiva ha permesso il recupero di 17 batterie per auto/barca di varie dimensioni, 6 natanti in vetroresina e legno, circa 60 copertoni di varie dimensioni, 300 metri di reti da posta, 2 motori marini fuoribordo, 4 teloni gommati di varie dimensioni, un vascone in plastica 120x120cm, fasciame vario in legno e vetroresina, materiale vario ferroso, elettrico e plastica, circa 100 metri di cordame vario.

09/10/2018 Trieste

​Il 9 ottobre ha avuto inizio, nell'ambito delle attività di Barcolana 50, un'attività di pulizia dei fondali dello specchio acqueo portuale compreso tra il Molo Venezia e l'ex Magazzino Vini (Eataly). L'intervento è stato organizzato dalla Capitaneria di Porto di Trieste con il Comune, l'Autorità di Sistema Portuale, Acegas-Aps-Amga S.p.A., Fondazione CR Trieste e Assonautica Trieste.

Le operazioni si sono protratte per tre giorni e hanno impegnato sei operatori del 1° Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, con l'assistenza di un gommone della Capitaneria di Porto di Trieste.

L'intervento dei sommozzatori è iniziato con una prima ispezione subacquea, per verificare l'entità e la tipologia del materiale da recuperare. Terminata questa attività, una coppia di operatori ha iniziato gli interventi di rimozione e recupero, assistiti da terra e coadiuvati dal personale della Capitaneria di porto di Trieste e da un infermiere specializzato in fisiologia subacquea. Il personale della Acegas-Aps-Amga Spa di Trieste ha collaborato all'attività mettendo anche a disposizione i propri mezzi e provvedendo al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti recuperati.

L'attività complessiva ha permesso il recupero di 17 batterie per auto/barca di varie dimensioni, 6 natanti in vetroresina e legno, circa 60 copertoni di varie dimensioni, 300 metri di reti da posta, 2 motori marini fuoribordo, 4 teloni gommati di varie dimensioni, un vascone in plastica 120x120cm, fasciame vario in legno e vetroresina, materiale vario ferroso, elettrico e plastica, circa 100 metri di cordame vario.

Trieste

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Visita istituzionale del Comandante Reggimento Piemonte Cavalleria, Col. Ivano Marotta

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Incontro con il Presidente della Federazione Grigioverde C.V. (CP) c.a. Diego Guerin

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Ultimo saluto all’Ammiraglio Sergio Albanese ex Comandante della Capitaneria di porto di Trieste

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Workshop: “Il diritto marittimo, il diritto del mare e il diritto alla ricerca scientifica: riflessioni sullo stato regolatorio delle spedizioni in acque polari”