​Durante la tappa giuliana delle celebrazioni per gli 80 anni del nostro Codice della Navigazione - una tra le poche prescelte tra le città marittime - il Direttore Marittimo ha aperto i lavori quale padrone di casa, tracciando una linea di ordine storico tra il Codice e le sue origini, richiamando il ruolo fondamentale della Trieste Austrungarica per effetto della cooperazione con la Francia Napoleonica svolta, con il suo pregevole lavorio, dal giurista giuliano Domenico Rossetti De Scander, che da ultimo redigette la funzione del Comandante del porto. L'Ammiraglio è intervenuto anche nel dibattito conclusivo, sottolineando - a favore della folta platea di addetti ai lavori e di studenti, oltreché verso i copiosi relatori moderati dal Professor Avv.to Antonini dell'Università di Udine e guidati dal collega Calvelli in rappresentanza del Comandante Generale - come il vecchio Codice debba essere solo revisionato, piuttosto che riscritto, e precisando in modo critico verso i tanti che non ne hanno ancora puntuale contezza, quanto le funzioni codicistiche espresse dalle Capitanerie sul territorio siano pregnantemente ascritte alla Struttura centrale della Direzione Generale per i Porti; ciò riscontrando l'apprezzamento della platea e degli addetti ai lavori, come l'apprezzamento più generale è stato tributato al sodalizio degli Esperti marittimisti ed alla Struttura del Comando Generale per l'importantissima e molto ben riuscita iniziativa promozionale e di elevato confronto giuridico tanto dottrinale quanto giurisprudenziale e di profilo innovativo.

16/09/2022 Trieste

​Durante la tappa giuliana delle celebrazioni per gli 80 anni del nostro Codice della Navigazione - una tra le poche prescelte tra le città marittime - il Direttore Marittimo ha aperto i lavori quale padrone di casa, tracciando una linea di ordine storico tra il Codice e le sue origini, richiamando il ruolo fondamentale della Trieste Austrungarica per effetto della cooperazione con la Francia Napoleonica svolta, con il suo pregevole lavorio, dal giurista giuliano Domenico Rossetti De Scander, che da ultimo redigette la funzione del Comandante del porto. L'Ammiraglio è intervenuto anche nel dibattito conclusivo, sottolineando - a favore della folta platea di addetti ai lavori e di studenti, oltreché verso i copiosi relatori moderati dal Professor Avv.to Antonini dell'Università di Udine e guidati dal collega Calvelli in rappresentanza del Comandante Generale - come il vecchio Codice debba essere solo revisionato, piuttosto che riscritto, e precisando in modo critico verso i tanti che non ne hanno ancora puntuale contezza, quanto le funzioni codicistiche espresse dalle Capitanerie sul territorio siano pregnantemente ascritte alla Struttura centrale della Direzione Generale per i Porti; ciò riscontrando l'apprezzamento della platea e degli addetti ai lavori, come l'apprezzamento più generale è stato tributato al sodalizio degli Esperti marittimisti ed alla Struttura del Comando Generale per l'importantissima e molto ben riuscita iniziativa promozionale e di elevato confronto giuridico tanto dottrinale quanto giurisprudenziale e di profilo innovativo.

Trieste

Immagine segnaposto

Visita istituzionale del Comandante Reggimento Piemonte Cavalleria, Col. Ivano Marotta

Immagine segnaposto

Incontro con il Presidente della Federazione Grigioverde C.V. (CP) c.a. Diego Guerin

Immagine segnaposto

Ultimo saluto all’Ammiraglio Sergio Albanese ex Comandante della Capitaneria di porto di Trieste

Immagine segnaposto

Workshop: “Il diritto marittimo, il diritto del mare e il diritto alla ricerca scientifica: riflessioni sullo stato regolatorio delle spedizioni in acque polari”