Antico scalo fenicio detto Darbase (aculeo) e poi Drepanon (falce), dalla lingua di terra che protegge il porto naturale, fu dopo i Fenici in potere successivamente di Troiani, Greci e Cartaginesi, che vi costruirono un arsenale. Nel 241 A.C. se ne impadronirono i Romani e ne fecero una citta' consolare. Prospero' ancora con l’impero d’Oriente e poi cadde sotto i Musulmani. Il suo porto ritorno' florido sotto i Normanni con Ruggero II e fu tenuto in pregio da Pietro d’Aragona, che vi sbarco' nel 1282. Successivamente Carlo V cinse la citta' di mura chiamandola, in lettere scritte ai giurati di Trapani, "Baluardo del Regno". La sua superficie, che si estendeva per un chilometro entro terra, si ando' restringendo per la formazione delle saline nella parte piu' interna. Piu' ampio dell’attuale di circa 30 ettari, il porto di Trapani era apprezzato per la sua sicurezza. Nel periodo 1750-56 fu costruita la banchina nord e il molo della Sanita' e nel 1784 fu elevata la scogliera a protezione delle mura e delle fortificazioni a nord della citta'. Nel ventennio 1885-1905 vennero costruite le scogliere del Ronciglio e del Lazzaretto e venne iniziata la costruzione del molo della Colombaia, ultimato nel 1908. Distrutte dalla guerra, tutte le banchine sono state nuovamente ricostruite.