La Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto è stata istituita con D.P.R. n. 622 del 26 aprile 1976 Gazzetta Ufficiale n.236 del 6-9-1976.pdf - (vedi organigramma dei Servizi e delel Sezione della Captaneria clicca qui per vedere l' Organigramma  )

La nuova sede della Capitaneria è stata inaugurata il 7 dicembre 1995, la Caserma Marinai è intitolata al Sottocapo  Meccanico Armando Sansolini che nasce a San Benedetto del Tronto il 10 febbraio 1893 ed insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare. Imbarcato sul M.A.S. 9 comandato dal Tenente di Vascello Luigi Rizzo, per aver partecipato all'affondamento della corazzata  Wien della flotta austriaca nella rada del porto di Trieste.


 

Il porto di San Benedetto del Tronto che secondo la classificazione nazionale dei porti italiani è considerato di 2ª categoria, 1ª classe; è un importante centro di pesca. Esso è formato dal Molo Nord interamente banchinato e dal Molo Sud a tre bracci. Tra la radice del molo nord e lo scalo d'alaggio si trova la Banchina del Mercato del Pesce, mentre tra lo scalo d'alaggio e la radice del molo sud si estende una Banchina di Riva. A sud dello scalo d'alaggio è stata realizzata la nuova Darsena Turistica con pontili nel suo interno. Due sono le banchine destinate alla pesca, lunghe 80 e 1100 m ed illuminate da torri faro. L'imboccatura del porto è rivolta a nord. Possiede circa 380 posti barca, le imbarcazioni devono avere una lunghezza massima di 25 metri. Il porto ospita una cospicua flotta di pescherecci ed è il secondo porto per importanza delle Marche dopo Ancona ed il primo come porto peschereccio.

San Benedetto del Tronto è divenuto, nel corso dei secoli, un polo peschereccio e turistico di primaria importanza nazionale. Nel 1912 il varo di un porta-pesce a motore ha avviato un processo di trasformazione della propulsione dei natanti che, dalla vela, è giunto sino ai motopescherecci oceanici. Accanto a queste vicende si sono avuti ammodernamenti e sviluppi anche in altri settori direttamente collegati alle attività sul mare, come la cantieristica, la lavorazione della canapa, la costruzione di cavi e di reti, le officine della motoristica navale, la strumentistica di bordo, la commercializzazione del pescato (San Benedetto vanta il mercato ittico all'ingrosso più importante d'Italia), le catene del freddo per il trasporto del pesce.


 

Pesca, cantieristica ed industria navale

Sebbene in continuo calo, questo settore rimane trainante per l'economia locale se non si considera solo la parte propriamente marittima (si tenga presente che San Benedetto del Tronto è il secondo porto italiano, dietro Mazara del Vallo, per quantità di pesce pescato e numero di pescherecci ed uno dei maggiori mercati ittici d'Italia) ma si tiene conto di tutto l'indotto, e soprattutto la sviluppatissima industria conserviera che, nata a supporto della commercializzazione del pesce, oggi opera su tutti i prodotti alimentari, in primo luogo quelli ortofrutticoli. A San Benedetto del Tronto inoltre troviamo un Centro di addestramento professionale per gli addetti alla pesca di altura.