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Il Porto di Riposto, nominata anche Città del Porto dell'Etna con Ordinanza Sindacale del 2013, è una struttura portuale composta da due bacini turistici e da uno riservato alla pesca.

Il sorgitore si trova sulla costa prospiciente i comuni di Giarre-Riposto, a Nord di Catania, alle coordinate 37°44',13 Nord e 15°12',62 Est ed è interamente artificiale.

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L'esigenza di un approdo nella zona jonico-etnea risale a diverso tempo prima del riconoscimento di Riposto quale comune autonomo (1841) ed era connessa alla necessità di dotare la spiaggia, già esistente e morfologicamente idonea all'avvicinamento di unità navali, di strutture adatte all'imbarco delle merci in sicurezza.

Nel corso del 1836 l'amministrazione comunale di Giarre – Riposto avviò l'iter finalizzato alla realizzazione di un Porto che, oltre alle funzioni proprie commerciali, fungesse anche da protezione delle abitazioni costiere da sempre esposte alle violente mareggiate dello Jonio.

Nel 1865 il Regio Governo autorizzò unicamente la costruzione di una boa di ancoraggio, mentre per la realizzazione del Porto vero e proprio si dovette attendere il 5 agosto 1906, giorno in cui venne posta la prima pietra.

Nel 1985 la Giunta Comunale prese la decisione di variare l'uso della struttura portuale da commerciale a turistica, per cui, nel 1988, venne approvato un nuovo Piano Regolatore Generale del Porto. Il provvedimento prevedeva la conversione della struttura esistente in una coppia di bacini da diporto, un'area ad uso peschereccio e la costruzione ex novo di un bacino commerciale a Nord dell'esistente.

Nel 2001 un Decreto Regionale classificò il porto di 3ª classe con le funzioni di commerciale, servizio passeggeri, turistico, da diporto e peschereccio.

Ad oggi, l'intera area commerciale del porto così come prevista dal Piano Regolatore (bacino riservato e prolungamento del Molo di Sopraflutto), non è stata ancora realizzata. Il Piano stesso è oggetto di un procedimento di aggiornamento da parte dei diversi Enti competenti nell'ambito del quale saranno valutate possibili varianti alle opere ed alle destinazioni d'uso.​​