Nella corso della notte fra giovedì 23 e venerdì 24 luglio, l'Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto e l'Ufficio Locale Marittimo di Acireale hanno sanzionato un peschereccio ripostese per pesca illecita di tonno rosso. Sono state poste sotto sequestro 2 tonnellate di prodotto ed il palangaro utilizzato per la pesca con diversi chilometri di lenza e centinaia di ami.
Il controllo è iniziato all'interno del porto di Santa Maria La Scala intorno alle 8 di sera di giovedì. L'unità stava per sbarcare il prodotto ittico ma, notata la presenza del personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo, mollava velocemente gli ormeggi per dirigersi verso il largo e confondersi fra le altre unità. Ad attendere il peschereccio fuori dall'imboccatura del Porto, però, c'era la Motovedetta CP888. L'unità da pesca veniva quindi intercettata e scortata fino a Riposto dove, oltre al sequestro, veniva elevata una sanzione di 4.000€ con assegnazione di 6 punti a carico del Comandante e 6 alla licenza di pesca (a 18 è prevista una sospensione per 2 mesi).
Quello denominato «rosso» (Thunnus thynnus) è la specie più pregiata fra i tonni e, quindi, è tutelata in modo particolare per evitare l'eccessivo sfruttamento dello stock ittico a causa dell'intenso sforzo di pesca. Per questo motivo esiste una dettagliata normativa comunitaria e nazionale che prevede una quota massima pescabile da ciascuna unità da pesca dell'Unione.
Il peschereccio sanzionato aveva esaurito la propria quota e non avrebbe più dovuto pescare tonno. Il prodotto sequestrato è stato venduto all'asta ad una società del Nord Italia per una cifra pari a circa 16.000€ che sarà versata nelle casse dell'erario