PORTO TORRES - Specie ittiche difficili da trovare sulle nostre tavole e
sui banchi delle pescherie. La Guardia costiera di Porto Torres ha
sequestrato questa mattina oltre 20 chili di pesce privo di
tracciabilità multando con una sanzione amministrazione di 1500 euro il
titolare di nazionalità cinese di una rivendita di prodotti alimentari
orientali, in località Predda Niedda. Un’operazione di polizia marittima
a tutela della salute dei consumatori diretta a controllare la filiera
della pesca.
Nel corso del controllo odierno, i militari della Guardia Costiera
hanno rinvenuto, pronte per la vendita, numerose confezioni contenenti
specie ittiche pescate senza indicazioni di provenienza, nonché prodotti
congelati che non è facile trovare sulle nostre tavole, come la murena
del Giappone, pesce spatola, ombrina giapponese e pesce coltello.
Immediatamente, i militari hanno posto sotto sequestro i prodotti ittici
rinvenuti e richiesto l’intervento della Asl di Sassari, che ha
giudicato il pesce sequestrato non idoneo al consumo umano e, pertanto,
da avviare a distruzione a spese del trasgressore. Al cittadino cinese è
stata comminata una sanzione amministrativa per la violazione delle
norme sulla etichettatura dei prodotti ittici, pari a 1.500 euro.
Tali rivendite ed i punti di ristoro etnici sono da sempre nel
mirino dei militari della Capitaneria di porto turritana, in quanto le
specie ittiche provenienti dai paesi extra Ue possono essere importate e
commercializzate solo se accompagnate da specifica etichettatura
rispondente alle severe norme a tutela del consumatore; gli stessi
importatori in Europa, infatti, devono essere autorizzati ed in possesso
di idonea certificazione che ne attesti la rispondenza agli standard
alimentari europei, anche al fine di evitare la commercializzazione di
specie protette dalle convenzioni internazionali.
Le indagini proseguono al fine di verificare quale fosse il bacino
di utenza della rivendita, anche se al momento sembrerebbe potersi
escludere che i prodotti fossero destinati al circuito della
ristorazione, ma sembrerebbero rivolti al consumo di persone, per lo più
straniere, “amanti del genere”. Il Capitano di Fregata Paolo Bianca,
comandante della Capitaneria di porto rende noto che «i controlli presso
altre rivendite di prodotti orientali o etnici saranno regolari al fine
di tutelare la salute dei consumatori e, in generale, si invitano tutti
ad acquistare o consumare prodotti ittici di cui sia certificata la
tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta contenente le
informazioni obbligatorie».