PORTO TORRES - Dodici esemplari di pesce per un totale di 15 chilogrammi
sequestrato dalla Guardia costiera. Un pescatore subacqueo sportivo,
domenica 1 maggio, è stato sanzionato mentre era intento in attività di
pesca nell’area industriale del porto di Porto Torres. Durante
l’attività di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del
rispetto della normativa sulla pesca, oltre al pescato (12 esemplari tra
orate, spigole, corvine e saraghi) è stata sottoposta a sequestro tutta
l’attrezzatura impiegata per la cattura.
L’operazione è iniziata ieri pomeriggio, intorno alle ore 17, quando
la sala operativa della Capitaneria di Porto ha ricevuto una
segnalazione da parte delle Guardie particolari giurate dello
stabilimento di Versalis, circa la presenza di un pescatore subacqueo
sportivo nello specchio acqueo antistante il pontile liquidi del porto
industriale di Porto Torres. I militari intervenuti, una volta che il
subacqueo ha terminato le operazioni di pesca, riscontravano che lo
stesso aveva pescato 12 esemplari di pesce per un totale di circa 15
chilogrammi.
Gli uomini della Guardia Costiera, hanno, pertanto, elevato al
pescatore di frodo una sanzione amministrativa di 4mila euro per la
pesca in zona vietata e una sanzione amministrativa di mille euro per
avere pescato un quantitativo superiore a quello previsto dalla
normativa in vigore (5 chili). I militari hanno proceduto, altresì, al
sequestro dell’attrezzatura e del pescato che è stato distrutto in
quanto non idoneo per il consumo umano come certificato dal personale
del Dipartimento prevenzione servizio igiene degli alimenti di origine
animale dell’Asl di Sassari intervenuto sul posto.
L’attività della Guardia Costiera ha impedito così che il prodotto
pescato finisse, attraverso canali illeciti e senza certificazioni
sanitarie, sulle tavole dei consumatori. Il Comandante Bianca conferma,
inoltre, che l’attività di controllo sulla filiera ittica continuerà
regolarmente, ed invita tutti i consumatori ad acquistare e consumare
prodotti ittici di cui sia garantita la tracciabilità, il rispetto delle
certificazioni sanitarie a tutela della salute pubblica e per la quale
sia ben comprensibile l’etichetta contenente le informazioni
obbligatorie.