Il noleggiatore greco era fuggito lasciando nave ed equipaggio al loro destino. Ad aiutare gli imbarcati sono stati la guardia costiera e le associazioni del paese
Dopo 14 mesi di sosta inoperosa presso la banchina "Margreth" di Porto Nogaro, nella giornata del 19 giugno scorso la Motonave "Anagenisi" ha mollato gli ormeggi per raggiungere, a rimorchio, i cantieri navali de La Valletta (Malta), ove, una volta giunta, effettuerà lavori di riparazione finalizzati a consentirne nuovamente l'utilizzo a fini commerciali.
Era il mese di aprile dello scorso anno quando l'unità, di bandiera panamense, giungeva nel porto nogarese con a bordo 15 persone di equipaggio e due passeggeri di diversa nazionalità (Russa, Egiziana, Greca) allo scopo di effettuare operazioni commerciali (carico e scarico merci); la stessa diveniva a quel punto immediatamente destinataria della notifica di una serie di provvedimenti di sequestro conservativo, disposti dall'Autorità Giudiziaria in virtù dei debiti contratti dall'armatore/noleggiatore, di nazionalità greca, nel corso di viaggi precedentemente effettuati dalla nave e rimasti insoluti.
Da allora quest'ultimo faceva perdere completamente le proprie tracce, rendendosi, di fatto, per lungo tempo irreperibile, finanche alle Autorità competenti, ed abbandonando la nave ed il suo equipaggio al proprio destino.
Una triste storia, dunque, tuttavia conclusasi in maniera positiva, anzitutto per l'equipaggio, grazie all'impegno, alla sensibilità ed alla professionalità dei soggetti pubblici e privati a vario titolo intervenuti, ma anche per il porto di Porto Nogaro e per la sua economia. L'epilogo felice della vicenda dimostra una volta di più l'attenzione ed il lavoro molto spesso difficile e delicato svolto quotidianamente dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera a tutela della sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, così come del lavoro a bordo delle navi e dell'ambiente marino, non tralasciando di adoperarsi per assicurare altresì la regolarità dei traffici marittimi e l'operatività degli scali portuali nazionali.
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