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La Capitaneria di porto di Ortona, elevata dal rango di Ufficio Circondariale Marittimo di Ortona in data 2 maggio 2005 con Decreto del Presidente della Repubblica 1 marzo 2005 n. 51, ha conservato la sede storica di via della Cervana dal 1951 fino al giugno 2009 quando si è trasferita nella nuova sede di via del porto nell’edificio dei primi anni novanta, pensato come Stazione Marittima.

In prossimità del promontorio della città ai piedi del castello Aragonese del 1492 che domina la vista verso sud-est su Punta dell’Acquabella, Punta Cavalluccio fino a Punta Penna ed alle Isole Tremiti, vi sono i resti del porto frentano, poi porto franco sotto gli Svevi.

Del porto si ricordano nel 1258, lo sbarco delle spoglie dell’Apostolo San Tommaso provenienti da Chio in Egeo, a bordo di una flotta di tre galee del principe Manfredi condotte sulle queste coste dal navarca ortonese Leone Acciaiuoli.

La rappresentazione dell’impresa è stata adottata nel crest del Comando e nella stampa dell’artista abruzzese Enea Cetrullo, in copertina dei cenni storici, donata  alla Capitaneria in occasione dell’organizzazione in porto del giubileo del 750° anniversario dello sbarco dei resti dell’Apostolo.

Si ricorda infine la fuga del Re d’Italia Vittorio Emanuele III che salpò da Ortona per Brindisi nel settembre del 1943.