Imponente operazione della Guardia
Costiera di Ortona che continua la lotta contro la pesca abusiva. I mitili sequestrati
venivano pescati abusivamente in zone di mare non mappate e stoccati
all’interno del porticciolo turistico in carenza di qualsivoglia autorizzazione
sanitaria e senza alcun monitoraggio da parte dei servizi sanitari. L’operazione
è stata svolta in collaborazione con i Carabinieri del NAS di Pescara, con una
pattuglia del 112 del Comando Compagnia di Ortona e con il Servizio veterinario
della ASL.
La situazione era da tempo monitorata e
alle prime luci dell’alba di lunedì 6 giugno
è scattata l’operazione che ha portato al sequestro di circa 1.000 kg di
mitili, impropriamente detenuti in reti immerse in acqua dai moli della nota
località di Rocca San Giovanni. Trattasi di prodotti dubbia provenienza e per i
quali non si esclude la pesca nell’area delle antistanti piattaforme
petrolifere, pronti per la vendita e per essere destinati al consumo umano. Per la buona riuscita dell’intervento è stato
necessario che i Militari si tuffassero in acqua ai fini del rinvenimento e del
recupero del prodotto. L’operazione è stata duramente contrastata dai responsabili dell’illecito ed ha richiesto
l’intervento dei Militari dell’Arma.
Complessivamente sono state elevate n.
3 sanzioni per circa 3.500 euro ed operato il sequestro amministrativo del
prodotto, destinato subito alla distruzione.
L’operazione rientra nella più generale
tutela della salute pubblica e proseguirà sempre più serrata contro quei punti
di ristorazione e quegli esercizi pubblici che mettono in vendita e
distribuiscono mitili e prodotti ittici privi di tracciabilità e bollo
sanitario, non transitando per i centri
di distribuzione e per i centri di depurazione legalmente autorizzati.
Per questi esercizi pubblici sono
previste sanzioni fino a 24.000 euro.