Parte
senza il salvamento nelle spiagge l'operazione Mare Sicuro 2015 della
Capitaneria di porto di Oristano. Cinque motovedette e 70 uomini avranno il
compito di vigilare lungo i 215 chilometri di coste dell'Oristanese. Una lunga
stagione che si concluderà il prossimo 31 ottobre. Un mese in più rispetto agli
anni precedenti, in virtù della delibera della Regione pubblicata solo pochi
giorni fa. Un controsenso perché la Regione da una parte ha prolungato la
stagione turistica e dall'altra ha invece tagliato ai Comuni e alle Province le
risorse che venivano utilizzate proprio per allestire le postazioni di
salvamento a mare lungo le spiagge. Non solo, purtroppo, dei 10 comuni che si
affacciano lungo le coste Oristanesi, solo due hanno risposto alla richiesta della
Capitaneria di Porto. «Sono preoccupato ma anche amareggiato per la
“disattenzione” dimostrata dai sindaci dei comuni del nostro circondario – ha
spiegato nel corso della consueta conferenza stampa il comandante della
Capitaneria di Porto di Oristano Rodolfo Raiteri – solo il Comune di Oristano
garantirà, infatti, il servizio di bagnini nella spiaggia di Torregrande.
Mentre a Putzu Idu esclusivamente nella giornata di domenica saranno i
volontari della Cisom a garantire l'assistenza sanitaria. L'altro Comune che ha
risposto è quello di Narbolia che ha deciso di predisporre il servizio di
salvamento a ridosso del campeggio Nurapolis. Nel resto della Provincia saranno
gli uomini della Guardia Costiera a garantire la vigilanza e i controlli per il
rispetto delle normative sulla sicurezza in mare». La Capitaneria di Porto,
nonostante le ristrettezze, garantirà le emergenze e i controlli sulle coste
dell’Oristanese, compreso il pattugliamento e la vigilanza dell'Area Marina
Protetta del Sinis. L’Obiettivo dell’operazione Mare Sicuro 2015 è soprattutto
quello di garantire la sicurezza ai bagnanti e ai diportisti che frequentano le
nostre spiagge, per questo invitiamo tutti alla prudenza e al rispetto delle
norme. Verranno garantiti i controlli in mare sulle imbarcazioni ma anche
ispezioni a terra, verranno effettuate apposite verifiche nei ristoranti e nei
luoghi dove si commercializza il pescato, affinché non si verifichino frodi o
violazioni alimentari. Si ricorda che è sempre attivo il numero di emergenza in
mare 1530.