​Nell'ambito della collaborazione in essere con l'Area Marina Protetta di Tavolara, nella mattinata odierna la Capitaneria di Porto di Olbia, ha individuato e successivamente sanzionato un pescatore sportivo nel tratto di mare antistante Cala Finanza. La pattuglia appena giunta in zona localizzava il pescatore ancora in acqua intento al recupero delle ceste con i ricci appena pescati, accertando la commissione di una serie di violazioni. La persona, infatti, stava pescando senza la prevista autorizzazione dell'Area Marina Protetta, in tempi vietati (giornata di martedì) atteso che la pesca al riccio di mare è consentita nelle sole giornate di sabato, domenica, mercoledì e festivi e per aver prelevato un numero superiore a 50 ricci che è il massimo consentito per ogni pescatore sportivo.

Si procedeva pertanto a sequestrare circa 400 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al Decreto Regionale N. 2423/DecA/49 del 15.10.2015 , al Regolamento dell'A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 sulla pesca. Sono stati elevati due verbali amministrativi per l'ammontare complessivo di oltre € 4.000. Successivamente, veniva effettuata, ad opera del Dott. NAVONE, Direttore dell'A.M.P. la certificazione della specie ittica e la verifica di vitalità del pescato per il successivo immediato rigetto in mare in Area Marina Protetta. L'attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di controlli sulla filiera ittica e sulle Aree Marine Protette posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.

15/03/2016 Olbia

​Nell'ambito della collaborazione in essere con l'Area Marina Protetta di Tavolara, nella mattinata odierna la Capitaneria di Porto di Olbia, ha individuato e successivamente sanzionato un pescatore sportivo nel tratto di mare antistante Cala Finanza. La pattuglia appena giunta in zona localizzava il pescatore ancora in acqua intento al recupero delle ceste con i ricci appena pescati, accertando la commissione di una serie di violazioni. La persona, infatti, stava pescando senza la prevista autorizzazione dell'Area Marina Protetta, in tempi vietati (giornata di martedì) atteso che la pesca al riccio di mare è consentita nelle sole giornate di sabato, domenica, mercoledì e festivi e per aver prelevato un numero superiore a 50 ricci che è il massimo consentito per ogni pescatore sportivo.

Si procedeva pertanto a sequestrare circa 400 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al Decreto Regionale N. 2423/DecA/49 del 15.10.2015 , al Regolamento dell'A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 sulla pesca. Sono stati elevati due verbali amministrativi per l'ammontare complessivo di oltre € 4.000. Successivamente, veniva effettuata, ad opera del Dott. NAVONE, Direttore dell'A.M.P. la certificazione della specie ittica e la verifica di vitalità del pescato per il successivo immediato rigetto in mare in Area Marina Protetta. L'attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di controlli sulla filiera ittica e sulle Aree Marine Protette posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.

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