Lo scorso 9 settembre equipaggi francesi, spagnoli, turchi ed italiani, nell'ambito dell'accordo S.A.R. MED/OCC, si sono addestrati nelle acque nord orientali della Sardegna simulando una complessa operazione di soccorso ad un aereo di linea con 120 passeggeri a bordo, precipitato in mare a causa di un problema tecnico.
L'evento addestrativo denominato "Squalo 2015" ha coinvolto assetti aerei provenienti dai reparti di volo d'oltralpe de l'Armée de l'air e della Douane francaise, da quelli spagnoli de l'Ejército del aire, della Guardia Costiera turca e dal 1° e 3° nucleo aereo della Guardia Costiera italiana.
Sotto l'attento coordinamento dell'Air Coordinator, un Ufficiale pilota di ATR 42 MP appartenente al 3° nucleo aereo di Pescara, anche l'elicottero dell' 80° centro CombatSar dell'aeronautica Militare e dei Reparti di Volo dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato.
Il 16° M.R.S.C. ha coordinato tutte le delicate fasi dell'esercitazione, assegnando alle 11 unità navali coinvolte, delle quali 7 della Guardia Costiera, 1 dell'Arma, 1 della Polizia di Stato ed una della Guardia Costiera turca, schemi di ricerca a spirale quadra, percorsi paralleli e schemi combinati tra le unità di superficie e gli aeromobili, al fine di pattugliare nel più breve tempo possibile le 450 miglia quadrate di mare all'interno delle quali, dai dati di volo comunicati dalla torre di controllo dell'aeroporto costiero di Olbia-Costa Smeralda, si presumeva fosse precipitato l'aereo.
Al fine di rendere il più realistico possibile lo scenario da maxi emergenza sono stati coinvolti dei volontari, appositamente "truccati", che hanno simulato i feriti e che sono stati recuperati sia dalle motovedette che dagli elicotteri.
I feriti sono stati condotti nel porto di Olbia dove, a cura della Protezione Civile, è stato allestito, con delle speciali tende gonfiabili, un Posto Medico Avanzato presso il quale è stato effettuato il triage al fine di individuare la corretta priorità di trasferimento presso il pronto soccorso dell'Ospedale già nel previsto assetto di emergenza.
Da sottolineare anche l'importante presenza della nave della Guardia Costiera turca "TCSG YASAM", moderno Offshore Patrol Vessel di costruzione italiana, sul quale è stato imbarcato per tutta la durata dell'esercitazione un Sottufficiale Nocchiere di porto, consolidando in tal modo i già ottimi rapporti tra i due Corpi di Guardia Costiera.
Sono inoltre intervenuti osservatori spagnoli provenienti dai Rescue Coordination Center di Madrid e di Palma, della Marina Militare croata, dell'E.N.A.C., dello Stato Maggiore della Marina Militare italiana e del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera sede dell' Italian Maritime Rescue Coordination Center.
La "Squalo 2015" ha rafforzato i rapporti di collaborazione tra gli Enti, nazionali ed internazionali, che quotidianamente operano a salvaguardia della vita umana in mare, dimostrando l'elevata capacità di interoperabilità tra le varie forze ed evidenziando la spiccata capacità di coordinamento che il Corpo delle Capitaneria di porto - Guardia Costiera esprime nell'assolvimento del suo principale compito d'istituto.