Rete AIS nazionale
In ottemperanza al Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 196 di recepimento della Direttiva 2002/59/CE del 27 giugno 2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa all'istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio del traffico navale e d'informazione, il Comando Generale in qualità di "National Competent Authority", ha provveduto alla realizzazione di una complessa "rete nazionale" per la ricezione delle informazioni AIS (Automatic Identification System) trasmesse dalle navi.
La rete si articola su 63 stazioni base (base station) installate in posizione tale da garantire la completa copertura radioelettrica del profilo costiero nazionale con una profondità che si estende, ove possibile, fino all'intera area
Search and Rescue (SAR) di competenza italiana.
Le informazioni acquisite sono accentrate presso il Comando Generale e da questo rese disponibili, attraverso opportune interfacce
macchina-macchina ad altri servizi di responsabilità del Comando Generale e ad altre Amministrazioni dello Stato consentendo così alle stesse di evitare di dotarsi di analoghi apparati per le proprie finalità istituzionali.
In tale ottica, i centri
Vessel Traffic Service italiani non sono dotati di proprie stazioni AIS , ma si avvalgono dei servizi garantiti dalla "rete nazionale AIS" con significativi risparmi in termini economici.
La rete AIS nazionale, oltre alla ricezione delle informazioni trasmesse dalle navi, provvede altresì alla trasmissione:
- di messaggi relativi ai principali Aids to Navigation - AtoN (portata nominale > 15 miglia nautiche). L'elenco degli AtoN segnalati dalla rete AIS nazionale è riportato nella pubblicazione "Radioservizi per la Navigazione" edita dall'Istituto Idrografico della Marina nonchè nella pagina AtoN del presente sito;
- di messaggi riguardanti la sicurezza della navigazione (safety);
- dei messaggi
base station report attraverso i quali le unità navali possono sincronizzare le proprie trasmissioni AIS;
- in determinate aree geografiche, in modalità ripetitore, delle informazioni AIS ricevute nell'area stessa.
La rete è altresì in grado di gestire alcuni dei messaggi individuati dall'IMO nella circolare SN.1/Circ.289 del 2 Giugno 2010 "Guidance on the use of AIS Application - Specific Messages".
La rete AIS nazionale è conforme alle seguenti normative tecniche:
- raccomandazione A-124 dell'International Association of Marine Aids to Navigation and Lighthouse Authorities (IALA) avente titolo "The AIS Service";
- raccomandazione ITU-R M.1371 dell'International Telecommunication Union avente come oggetto "Technical characteristics for an automatic identification system using time division multiple access in the VHF maritime mobile band";
- stardard IEC 62320 "Maritime navigation and radiocommunication equipment and systems – Automatic Identification System (AIS).
D'intesa con l'European Maritime Safety Agency (EMSA) il Comando Generale ha altresì realizzato un sistema regionale per lo scambio delle informazioni AIS tra Stati Membri dell'Unione Europea, scambio anch'esso previsto dalla Direttiva 2002/59/CE.
Operativo dal 1° Gennaio 2009, tale sistema, denominato MAREΣ (Mediterranean AIS Regional Exchange System), al momento consente lo scambio di informazioni sul traffico marittimo tra le National Competent Authority di Portogallo, Spagna, Gibilterra, Francia, Italia, Malta, Slovenia, Croazia, Montenegro, Grecia, Cipro, Romania e Bulgaria. La totalità delle informazioni acquisite sono altresì inviate all'EMSA per la loro integrazione nel sistema comunitario denominato
SafeSeaNet.
La piattaforma MAREΣ è stata altresì individuata dalla Commissione europea per lo scambio di informazioni AIS tra i Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, beneficiari del programma comunitario denominato
SAFEMED.
Presso la Centrale Operativa del Comando Generale le informazioni acquisite dalla rete AIS nazionale sono integrate, tra l'altro, con quelle provenienti da MAREΣ, con le informazioni
LRIT (Long Range Information and Tracking), con le informazioni
NAVTEX e con il sistema di rapportazione navale obbligatoria in Adriatico denominato ADRIREP.
ADRIREP
Con la
Risoluzione IMO MSC 139(76), in vigore dal 1°
Luglio 2003, è stato istituito il sistema obbligatorio di rapportazione navale (Mandatory ship Reporting System - MRS) denominato
ADRIREP per le navi in navigazione o che scalano i porti del
Mare Adriatico.
Il sistema ha come obiettivo primario quello di permettere agli Stati costieri (Italia, Montenegro, Croazia e Slovenia) di acquisire informazioni in tempo reale sul traffico marittimo delle navi che trasportano merci pericolose e/o inquinanti e che, per questo, costituiscono una potenziale minaccia all'ecosistema di un mare chiuso come l'Adriatico in caso di incidente.
Le prescrizioni di ADRIREP sono obbligatorie per tutte le navi che appartengono alle seguenti categorie:
- petroliere con stazza lorda maggiore o uguale a 150 GT;
- navi da carico con stazza lorda maggiore o uguale a 300 GT che trasportano a bordo merci pericolose o inquinanti, alla rinfusa o in colli.
A livello operativo, l'area di esercizio del sistema di rapportazione navale copre la zona di Mare Adriatico a nord del parallelo 40°25'N ed è divisa in 5 settori, ciascuno dei quali è assegnato ad una o più stazioni costiere gestite dalle autorità competenti di riferimento (UCG Brindisi, MRCC Bari, MRCC Rijeka, MRSC Ancona, MRSC Venezia, MRSC Trieste e MRCC Koper). Nello specifico, ogni nave ha l'obbligo di contattare l'autorità compente, via radio sui canali VHF/FM assegnati, ogni qualvolta l'unità entra nel corrispondente settore, in modo da comunicare la presenza della stessa e fornire le informazioni esplicite previste, relativamente a:
- l'unità stessa (tipologia, portata lorda, stazza, lunghezza, pescaggio);
- la sua posizione;
- i suoi elementi di moto;
- il porto di partenza, la destinazione e l'ora prevista di arrivo;
- il numero totale di persone a bordo;
- la categoria delle merci pericolose o inquinanti trasportate.
Le autorità competenti ed i porti di scalo delle navi sono tenuti a scambiarsi le informazioni ricevute dalle medesime mediante la compilazione e l'invio di un apposito
report a tutte le altre autorità indipendentemente dal fatto che esse siano direttamente o indirettamente interessate dal viaggio dell'unità.
Ad oggi, la compilazione e la gestione della reportistica ADRIREP da parte degli operatori del Corpo è gestita tramite un applicativo software integrato nel sistema AIS nazionale, del quale utilizza sia le interfacce grafiche che le informazioni ivi presenti, consentendo la redazione dei
report mediante l'ausilio di una funzione di auto-compilazione parziale degli stessi che si avvale delle informazioni AIS/LRIT trasmesse dalle navi. Il sistema consente, inoltre, la condivisione di tutta la reportistica prodotta mediante l'accesso ad un database comune nonché l'invio automatico via e-mail di ciascun report alle autorità competenti di ogni settore, sia italiane che straniere.
La correlazione delle informazioni acquisite da ADRIREP con quelle acquisite tramite gli altri strumenti utilizzati dal Corpo per il monitoraggio del traffico marittimo (radar VTS, LRIT e AIS) consente di disporre di uno scenario alquanto completo sulle attività di navigazione commerciale effettuate nel bacino dell'Adriatico. Tale diponibilità di informazione è efficacemente utilizzata, oltre che per
l'attività di ricerca e di soccorso, anche per scopi attinenti la protezione dell'ambiente marino sia in fase preventiva che di risposta
ad un'eventuale emergenza ambientale in caso di incidente.
Il tool ADRIREP è stato finanziato con fondi comunitari nell'ambito del progetto
Easyconnecting facente parte del programma quadro denominato IPA Adriatic Cross-border Cooperation Programme 2007-2013
INTERROGAZIONI EFFETTUATE DALLE SALE OPERATIVE COMPETENTI |
| LUGLIO 2017 | AGOSTO 2017 | SETTEMBRE 2017 | OTTOBRE 2017 | NOVEMBRE 2017 | DICEMBRE 2017 | GENNAIO 2018 | FEBBRAIO 2018 |
BRINDISI | 793 | 678 | 648 | 955 | 972 | 1061 | 967 | 907 |
ANCONA | 740 | 673 | 681 | 812 | 796 | 808 | 704 | 733 |
VENEZIA | 312 | 279 | 266 | 323 | 277 | 314 | 310 | 308 |
TRIESTE | 316 | 261 | 271 | 339 | 343 | 352 | 339 | 322 |
AtoN
La trasmissione di Aids To Navigation (AtoN) da parte della rete AIS nazionale avviene mediante l'utilizzo del messaggio 21 di cui alla norma tecnica ITU-R M.1371. Attraverso tale messaggio, per ogni AtoN è possibile, tra l'altro, indicare:
- nome
- posizione geografica
- dimensioni
- tipo
- stato di funzionamento
Ciascun AtoN è contraddistinto da un codice MMSI assegnato conformemente alla norma ITU-R M.585 e composto come segue
9192M3I4D5X6X7X8X9
Dove:
- i primi due numeri 99 indicano che il MMSI è relativo ad un AtoN
- il campo MID (Maritime Identification Digit) individua l'amministrazione che ha la giurisdizione sull'assegnazione del MMSI (l'Italia è 247)
- i campi da X5 a X9 rappresentano numeri da 0 a 9; In questo modo è possibile per ciascun MID individuare un massimo di 10000 AtoN
Le norme tecniche di riferimento sopraindicate unitamente alle "Guideline No. 1062 On The establishment of AIS as an Aid to Navigation" della IALA individuano tre tipologie di AtoN che possono essere trasmesse attraverso AIS:
- reale, ovvero un AtoN che esiste fisicamente e sul quale è presente una stazione AIS
- sintetico, ovvero un AtoN che esiste fisicamente ma sul quale non è installata una stazione AIS
- virtuale, ovvero un AtoN che non esiste fisicamente
negli ultimi due casi l'AtoN sarà pertanto trasmesso da un altra stazione AIS quali quelle appartenenti alla rete AIS nazionale
La ITU-R M585 consente di specificare la diversa tipologia di AtoN utilizzando MMSI cosi configurati:
- 99MID1XXX per individuare AtoN fisicamente esistenti
- 99MID6XXX per individuare AtoN virtuali
Sui sistemi di bordo, quali gli ECDIS, gli AtoN vengono visualizzati attraverso la simbologia definita dalla norma tecnica IEC62288.
Attualmente attraverso la rete AIS nazionale vengono trasmessi 131 AtoN quali radioservizi per la navigazione (
Elenco AtoN trasmessi dalla rete AIS nazionale.pdf).