Storia

Storia dell' Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala

Istituito già nell' anno 1950, l' Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala (oggi comandato dal Tenente di Vascello (CP) Gian Luigi BOVE e dipendente dalla Capitaneria di Porto di Trapani e dalla Direzione Marittima di Palermo) era comandato da un "Ufficiale di Porto" come venivano definiti a quel tempo i Comandanti della struttura gerarchicamente intermedia tra la Capitaneria di Porto e gli Uffici Locali Marittimi.

L' elevazione ad ufficio superiore rispetto al "Locamare", fortemente voluta, nasceva dall' esigenza di garantire una presenza più cospicua del Corpo nella città di Marsala essendo divenuta, la stessa, la quinta più popolosa della Sicilia.

L' Autorità Marittima marsalese gestiva e gestisce un' area portuale ed un porto che, sebbene classificato come d' interesse regionale, "vantava" grandi dimensioni logistiche nonché una ingente movimentazione di merci soprattutto legate alle "vinacciere" ovvero le navi che trasportavano, esportandolo, il vino prodotto a Marsala.

Oggi, tale attività ha subito una riduzione quantitativa a cagione della diversa modalità attraverso la quale il vino, imbottigliato, viene esportato ma conserva ancora quell' attitudine logistica che consente l' ormeggio di più navi nelle banchine per poter caricare/scaricare altri prodotti (dalla sabbia silicea, al legname fino alle navi passeggeri di modesto tonnellaggio).

Gli uffici del Circomare si trovano proprio sul porto allocati in una funzionale struttura su due livelli che "domina" tutte le banchine portuali consentendo una verifica "icto oculi" delle attività che ivi si svolgono mentre la dipendente unità navale (Motovedetta CP 2114) garantisce il compiuto svolgimento degli istituzionali compiti legati all' attività S.A.R. ovvero di ricerca e soccorso.