Sotto il governo
della famiglia Doria e con la costruzione del borgo marinaro, Loano conobbe una
vera rivoluzione economica. Nacque così un interesse per la possibile ricchezza
che l’economia marinara poteva offrire alla popolazione. Si sviluppò l’attività
della pesca che portò con sé il fiorire di un artigianato indotto costituito da
maestri d’ascia abili a lavorare il legno del Carmo, ferrai produttori di
chiodi, setaioli per le reti, calafati e cordai.
I Doria non
affrontarono l’idea della costruzione del porto: le loro navi attraccavano
nella zona dell’attuale Kursaal, i battelli adibiti a trasporti commerciali
rimanevano alla fonda in rada e il carico e scarico delle merci avveniva per
mezzo di gondole. Ai pescatori ed alle loro imbarcazioni era riservato un
tratto di costa a levante dell’abitato.
Nel 1900 vedono
la luce i primi progetti di realizzazione di un porto, ma lo scoppio della
guerra con la Francia e, quindi, della Seconda Guerra Mondiale impedì la
costruzione dell’opera.
Nel dopoguerra
la questione venne riproposta: si sviluppava un intenso movimento turistico e
nasceva il boom edilizio. La realizzazione di porticcioli turistici sembrava
essenziale per rispondere ad una doppia esigenza: offrire una struttura per
accoglienza stagionale e rimessaggio invernale per barche e contemporaneamente
liberare le spiagge dai gozzi dei pescatori e le rade da ancoraggi provvisori.
I primi lavori
per la costruzione del porto di Loano iniziarono nel 1957: in leggero ritardo
rispetto ai borghi limitrofi, un primo lotto venne concluso nel 1961 ed un
secondo lotto fu portato a termine nel 1979. Le opere a terra furono completate
successivamente. Il porto così realizzato arrivò a coprire un’area di 75.000 mq
con uno specchio acqueo di 45.000 mq.
Negli anni 90,
anche per il boom turistico, il porto “vecchio” capace di ospitare 450 unità
navali risultò insufficiente. Con nuovi lavori il porto venne ampliato,
triplicando i posti barca, razionalizzando gli spazi e prevedendo un nuovo
cantiere di rimessaggio e riparazione.
Fino alla metà
del 1992 il porto di Loano era gestito dal Comune. Allo stato attuale il porto
è in concessione ad una Società e si configura come uno dei più moderni ed
avanzati porti turistici in Liguria.
Ospita oltre 1000 imbarcazioni da 6 a 77 metri di lunghezza
all’interno di un bacino facilmente accessibile, ben protetto da un'imponente
diga foranea e sicuro anche nelle condizioni meteomarine più sfavorevoli; ha un
grande cantiere specializzato in refitting di yacht, uno yacht club, un centro
congressi, una galleria commerciale ed un ampio numero di servizi per i
clienti.
È in tale contesto che l’allora Ufficio Locale
Marittimo di Loano venne elevato al rango di Ufficio Circondariale Marittimo
nel 2013, trasferendo la sede dell’Ufficiale Capo del Circondario da Alassio a
Loano. Il nome dell’Ufficio riporta anche la città di Albenga, la più grande ed
importante del territorio di competenza, unendo quindi in un’unica
denominazione le due realtà più importanti del territorio di competenza.
Il Circondario di Loano – Albenga si estende per
circa 20 miglia nautiche, e ricomprende i comuni di Loano, Borghetto Santo
Spirito, Ceriale, Albenga, Alassio, Laigueglia ed Andora.
Nel Circondario sono presenti anche l'Ufficio Locale Marittimo di Alassio e la Delegazione di Spiaggia di Andora.