GRANDI manovre in mare per testare la sinergia tra gli
angeli del soccorso col pensiero al disastro delia Concordia. E! accaduto
ieri, nella rada interna, con la simulazione del recupero dei naufraghi di un
traghetto e, questo l'aspetto innovativo rispetto a precedenti esercitazioni,
del primo trattamento sanitario in mare, nel posto medico avanzato allestito
nell'area della Capitaneria di Porto. E' stata questa a coordinare
le operazioni. Imponente la partecipazione degli operatori del pronto intervento, oltre
alla Guardia Costiera: Vigili del Fuoco, Polizia, Marina Militare. Servizio
118 e Croce Rossa Italiana, oltre alle società Navigazione Golfo dei Poeti - che
ha messo a disposizione un proprio traghetto - e Sepor per le attività di disinquinamento. Osservatori speciali
alcuni studenti del Nautico. «Pianificata nei dettagli attraverso i tavoli tecnici
tenutisi in Capitaneria di Porto, l'esercitazione è stata finalizzata ad implementare
le procedure di cooperazione tra le autorità e soggetti coinvolti in caso di emergenze
in mare con un elevato numero di persone, presenza di diversi feriti e
concomitanti emergenze dì natura tecnico-ambientale: dall'abbandono nave,
all'aerocooperazione, dall'incendio a bordo, alle attività di contenimento e bonifica
degli inquinamenti marini, spiega il Capo Servizio Operativo della Capitaneria
di Porto della Spezia, il Capitano di Fregata Riccardo
Cavarra, in cabina di regia. Insomma: un disastro virtuale. A fare le 'veci' di
nave sinistrata, un mototraghetto della Navigazione Golfo dei Poeti alle prese
con una falla provocata dalla collisione con un corpo semisommerso e un incendio
indotto. Tanti i feriti. Per loro scattano i soccorsi in mare coordinati dalia
Sala Operativa della Capitaneria. In azione tre vedette della Guardia
Costiera, una dei Vigili del Fuoco, due gommoni della Marina, due
acquascooter del Cnes. Linea telefonica bollente col 118 che, stante
l'elevato numero di feriti, oltre ai suo personale mette in pista, per l'attività di triage, anche i militi della Cri. L'emergenza è grossa. I passeggeri
del traghetto vengono evacuati a bordo di una zattera di salvataggio: già lì i
primi soccorsi sanitari e le procedure di triage. I Vigili del Fuoco, intanto, spengono l'incendio e
tamponano la falla. In volo anche un elicottero della Guardia Costiera di Sarzana
per il recupero di un marinaio gravemente ustionato e il trasferimento
al centro specializzato di Genova. I feriti sbarcati vengono affidati alle prime
cure nel PMA di banchina e successivamente trasferiti ai Pronto Soccorso del Sant'Andrea.
Tutto fila liscio, tra determinazione operativa, plausi e scongiuri delle
'cavie' che si sono prestati a recitare la parte dei naufraghi. «Nei prossimi
giorni - conclude Cavarra - svolgeremo un'analisi critica dell'operazione; ma
la prima impressione è di un'eccellente sinergia».