​UNA CHIAZZA di olio giallo e viscoso che si è depositata sugli scogli e sulla battigia, accompagnata da un forte odore di nafta. E' il risultato dell'ennesimo sgarbo al mare nostrum, accaduto nella tarda mattinata di ieri alla spiaggia dell'Olivo, a Porto Venere: un episodio  che ha provocato il fuggi  fuggi dall'arenile delle molte persone che avevano scelto perla di ponente per godersi qualche ora di relax, e che ha costretto l'amministrazione comunale a disporre immediatamente il divieto di balneazione in attesa di analisi e accertamenti. Nessun sversamento di inquinanti provenienti dalla terra ferma: questa volta, a creare danni all'ambiente è stata la fuoriuscita di olio da una imbarcazione, probabilmente uno yacht o una nave. SE SIA STATO un episodio doloso o colposo lo stabiliranno le indagini, affidate all'ufficio locale marittimo della Capitaneria di Porto. All'ipotesi che possa essersi trattato di un incidente meccanico, se ne affianca un'altra, più pericolosa, secondo cui qualcuno possa essersi deliberatamente disfatto del materiale gettandolo in acqua, magari dopo aver ripulito la sentina. Certo è che l'episodio, per fortuna limitato, ha destato clamore. In molti hanno abbandonato la spiaggia dopo aver assistito all'arrivo della grossa chiazza che di lì a poco si sarebbe depositata su sabbia e rocce, a due passi dallo stabilimento balneare delle Terrazze. IMMEDIATO è scattato l'allarme, che ha portato sul posto, oltre al personale della Capitaneria, i tecnici di Arpal, che hanno effettuato campionamenti della sostanza oleosa, e il personale della Sepor, la società spezzina specializzata in bonifiche industriali, che ha provveduto a circoscrivere la chiazza, evitando una ulteriore dispersione attraverso l'utilizzo di panne galleggianti, e poi ad assorbire il liquido. Secondo i primi accertamenti, la sostanza dispersa dall'imbarcazione e poi trasportata a riva dalle correnti, sarebbe olio idraulico misto a gasolio e a solvente. Di certo, l'episodio ha creato non pochi danni all'immagine della località. IL SINDACO Matteo Cozzani, che ha firmato l'ordinanza che ha vietato la balneazione lungo il tratto di mare del litorale adiacente a via II Traversa Olivo, è fiducioso in una rapida risoluzione. Il divieto di balneazione potrebbe essere revocato già oggi, salvando così anche il Ferragosto. «Si è trattato di un episodio sui cui abbiamo potuto fare poco, se non intervenire in tempo per cercare di porre rimedio. Fortunatamente la chiazza di olio era abbastanza limitata, ed è stata subito circoscritta – spiega Matteo Cozzani –. Domattina (oggi, ndr) Arpal effettuerà nuovi campionamenti, e se tutto sarà a posto l'ordinanza che vieta la balneazione sarà immediatamente revocata, mentre le altre spiagge non sono state interessate dall'episodio».

13/08/2015 La Spezia

​UNA CHIAZZA di olio giallo e viscoso che si è depositata sugli scogli e sulla battigia, accompagnata da un forte odore di nafta. E' il risultato dell'ennesimo sgarbo al mare nostrum, accaduto nella tarda mattinata di ieri alla spiaggia dell'Olivo, a Porto Venere: un episodio  che ha provocato il fuggi  fuggi dall'arenile delle molte persone che avevano scelto perla di ponente per godersi qualche ora di relax, e che ha costretto l'amministrazione comunale a disporre immediatamente il divieto di balneazione in attesa di analisi e accertamenti. Nessun sversamento di inquinanti provenienti dalla terra ferma: questa volta, a creare danni all'ambiente è stata la fuoriuscita di olio da una imbarcazione, probabilmente uno yacht o una nave. SE SIA STATO un episodio doloso o colposo lo stabiliranno le indagini, affidate all'ufficio locale marittimo della Capitaneria di Porto. All'ipotesi che possa essersi trattato di un incidente meccanico, se ne affianca un'altra, più pericolosa, secondo cui qualcuno possa essersi deliberatamente disfatto del materiale gettandolo in acqua, magari dopo aver ripulito la sentina. Certo è che l'episodio, per fortuna limitato, ha destato clamore. In molti hanno abbandonato la spiaggia dopo aver assistito all'arrivo della grossa chiazza che di lì a poco si sarebbe depositata su sabbia e rocce, a due passi dallo stabilimento balneare delle Terrazze. IMMEDIATO è scattato l'allarme, che ha portato sul posto, oltre al personale della Capitaneria, i tecnici di Arpal, che hanno effettuato campionamenti della sostanza oleosa, e il personale della Sepor, la società spezzina specializzata in bonifiche industriali, che ha provveduto a circoscrivere la chiazza, evitando una ulteriore dispersione attraverso l'utilizzo di panne galleggianti, e poi ad assorbire il liquido. Secondo i primi accertamenti, la sostanza dispersa dall'imbarcazione e poi trasportata a riva dalle correnti, sarebbe olio idraulico misto a gasolio e a solvente. Di certo, l'episodio ha creato non pochi danni all'immagine della località. IL SINDACO Matteo Cozzani, che ha firmato l'ordinanza che ha vietato la balneazione lungo il tratto di mare del litorale adiacente a via II Traversa Olivo, è fiducioso in una rapida risoluzione. Il divieto di balneazione potrebbe essere revocato già oggi, salvando così anche il Ferragosto. «Si è trattato di un episodio sui cui abbiamo potuto fare poco, se non intervenire in tempo per cercare di porre rimedio. Fortunatamente la chiazza di olio era abbastanza limitata, ed è stata subito circoscritta – spiega Matteo Cozzani –. Domattina (oggi, ndr) Arpal effettuerà nuovi campionamenti, e se tutto sarà a posto l'ordinanza che vieta la balneazione sarà immediatamente revocata, mentre le altre spiagge non sono state interessate dall'episodio».

La Spezia

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