LA QUERELLE dei dragaggi dei fondali del porto fra obblighi di bonifica, necessità per lo sviluppo dei traffici, criticità emerse in corso d'opera, ipotesi di nesso causale con la moria dei mitili dello scorso febbraio e i problemi lamentati dai pescatori le cui reti da posta da due settimane sono attinte da una strana poltiglia fango saranno al centro dei lavori della «commissione consiliare temporanea di indagine conoscitiva sullo stato di avanzamento delle bonifiche nei siti del territorio comunale», presieduta da Maurizio Ferraioli.
Per il 30 giugno primo è fissata la convocazione. All'ordine del giorno una serie di audizioni degli esponenti di Capitaneria di porto, Arpal, Autorità Portuale, Cooperativa mitilicultori, pescatori. Obiettivo: fare il punto dell'operazione dragaggi, degli accertamenti sviluppati per capire la genesi della moria dei pesci e della «massa» gelatinosa che fluttua sui fondali. «Vogliamo anche approfondire - spiega Ferraioli – il contenuto delle prescrizioni sul dragaggio e le modalità di verifica del rispetto delle stesse; c'è anche da capire con quali sistemi viene calcolato l'ammontare dei fanghi dragati e quali sono le certificazioni all'esito del conferimento nella vasca di colmata di Piombino.