Nell'ambito dell'attività quotidianamente svolta dagli uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera per la tutela dell'Ambiente, il personale dell'Ufficio Locale Marittimo di Lerici, con l'ausilio dei tecnici dell'ARPAL, ha accertato nei giorni scorsi uno smaltimento illecito di rifiuti, verificatosi durante l'anno 2018.

In particolare, è stato appurato che  circa 7.000 kg di grassi e oli (provenienti dalle cucine di un ristorante), misti a fanghi di fosse settiche prelevati dalla Fossa Imhoff della medesima attività commerciale, confluivano presso un depuratore comunale, violando la normativa che prevede che i grassi e oli derivanti dalle cucine, costituendo rifiuti speciali, debbano essere smaltiti tramite un apposito servizio di raccolta, con conferimento ai vari Consorzi obbligatori nazionali di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti.

Ai sensi dell' art. 178, comma 3 del D.Lgs. 152/2006, che sancisce il principio di co-responsabilizzazione per la corretta gestione del rifiuto, sono stati identificati e deferiti all'Autorità Giudiziaria tutti i soggetti coinvolti nell'intera filiera, a partire dal produttore del rifiuto – cioè il titolare del ristorante – agli operatori e ai legali rappresentanti della Ditta che ha effettuato il trasporto, oltre ai responsabili e legali rappresentanti della Società adibita allo smaltimento.

L'ipotesi di reato ravvisata è quella relativa all'art. 256 del D.Lgs 152/2006 (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata).

 

La Spezia, 6 febbraio 2020

Capitaneria di porto della Spezia         

06/02/2020 La Spezia Eventi

Nell'ambito dell'attività quotidianamente svolta dagli uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera per la tutela dell'Ambiente, il personale dell'Ufficio Locale Marittimo di Lerici, con l'ausilio dei tecnici dell'ARPAL, ha accertato nei giorni scorsi uno smaltimento illecito di rifiuti, verificatosi durante l'anno 2018.

In particolare, è stato appurato che  circa 7.000 kg di grassi e oli (provenienti dalle cucine di un ristorante), misti a fanghi di fosse settiche prelevati dalla Fossa Imhoff della medesima attività commerciale, confluivano presso un depuratore comunale, violando la normativa che prevede che i grassi e oli derivanti dalle cucine, costituendo rifiuti speciali, debbano essere smaltiti tramite un apposito servizio di raccolta, con conferimento ai vari Consorzi obbligatori nazionali di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti.

Ai sensi dell' art. 178, comma 3 del D.Lgs. 152/2006, che sancisce il principio di co-responsabilizzazione per la corretta gestione del rifiuto, sono stati identificati e deferiti all'Autorità Giudiziaria tutti i soggetti coinvolti nell'intera filiera, a partire dal produttore del rifiuto – cioè il titolare del ristorante – agli operatori e ai legali rappresentanti della Ditta che ha effettuato il trasporto, oltre ai responsabili e legali rappresentanti della Società adibita allo smaltimento.

L'ipotesi di reato ravvisata è quella relativa all'art. 256 del D.Lgs 152/2006 (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata).

 

La Spezia, 6 febbraio 2020

Capitaneria di porto della Spezia         

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