La Spezia - Combustibile non conforme. E' ciò che una nave portacontainer battente bandiera liberiana di 80mila tonnellate di stazza usava per alimentare i propri motori. Se ne sono accorti i funzionari della Capitaneria di Porto in collaborazione con i colleghi della Dogana. Da febbraio a oggi, sono continuati senza sosta i controlli sui bastimenti in arrivo al porto. Per il comandante del cargo è scattato un verbale amministrativo da 30mila euro, come previsto dal Codice dell'Ambiente (Decreto Legislativo 152/2006). Si tratta del secondo caso in poche settimane scoperto dall'Autorità marittima. Dalla Capitaneria di porto spezzina fanno sapere che continueranno i controlli non solo sulla qualità dei combustibili ma anche sulla certificazione dei motori. In casi dubbi anche sull'autenticità dei documenti che devono accompagnare il combustibile utilizzato dalle navi.
Le non conformità in materia di prevenzione dell'inquinamento atmosferico, spiegano i militari del Nucleo ispettivo Psc (Port State Control), potrebbero comportare non solo sanzioni amministrative ma, nei casi più gravi, anche provvedimenti di detenzione della nave. "Lo scopo dei controlli che effettuiamo sui combustibili marini è quello di ottemperare agli obblighi assunti dall'Italia nei confronti dell'Unione Europea - ricorda il comandante della Capitaneria di porto Enrico Castioni - Portiamo avanti con determinazione e fermezza i compiti di prevenzione ambientale che il legislatore ci ha affidato, nella consapevolezza che questo impegno è volto alla tutela ed alla salvaguardia della salute pubblica".
Sempre nel quadro della prevenzione e dei controlli la Capitaneria di porto ha recentemente avviato un apposito protocollo con Arpal per lo scambio informativo dei dati sui traffici navali al fine di consentire un'analisi dei parametri ambientali rilevati nelle campagne di monitoraggio dell'aria, discriminando quanto più possibile la fonte originaria.