In data odierna, gli Ufficiali di PG dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, hanno proceduto al sequestro dell’area termale e parasanitaria nonché del manufatto adibito a chiosco di una struttura alberghiera sita in Forio d’Ischia alla Via Vico IV Fortino.

I reati per cui si procede sono quelli relativi alla violazione della normativa ambientale (artt. 137 e 256 D.lgs. 152/2006) al falso in autorizzazioni amministrative per induzione (artt. 48, 480 c.p.) alla somministrazione di medicinali imperfetti ovvero guasti (artt. 443 e 445 c.p.) nonché alla occupazione abusiva di demanio marittimo (art. 1161 Cod. Nav.).
 
Le indagini, espletate dalla Guardia Costiera e coordinata dalla V Sez. reati ambientali della Procura di Napoli, hanno tratto origine dalla sversamento in mare di liquami provenienti dalla rete fognaria asservita al Comune di Forio , avvenuto in diversi occasioni nella primavera/estate del 2013 all’interno del Porto di Forio, le cui cause sono state individuate nella immissione di acqua termale ad alta temperatura nella rete fognaria da parte di alcune strutture alberghiere dell’Isola ed hanno già condotto al sequestro preventivo di 15 strutture alberghiere per analoghi reati.
 
All’esito delle indagini si è accertato che la struttura alberghiera oggetto del sequestro odierno non aveva alcuna documentazione attestante lo smaltimento dei rifiuti e non rispettava la normativa ambientale, sversando le acque reflue industriali, derivanti dallo svolgimento di attività termale e parasanitaria, nella pubblica fognatura dapprima, a far data dal 22.12.13, in assenza di autorizzazione e successivamente in base ad un’autorizzazione rilasciata in data 24.11.15 e revocata in autotutela dall’ATO2 Napoli Volturno in data 18.05.16 essendo risultata illegittima, in quanto emessa sulla scorta di una falsa rappresentazione della situazione di fatto da parte della società che gestisce l’albergo.
 

L’attività investigativa ha consentito di accertare altresì la non corretta gestione, maturazione e conservazione dei fanghi somministrati alla clientela della struttura alberghiera di cui trattasi, in quanto il prelievo degli stessi dalla vasche deputate al loro contenimento avveniva in spregio alle più elementari regole di igiene e sanità.

Si è accertato inoltre che all’interno dell’area demaniale marittima antistante alla struttura, era stato realizzato un manufatto adibito a chiosco in assenza della necessaria autorizzazione demaniale.
 
Il sequestro preventivo si è reso necessario per evitare la reiterazione dei reati relativi alla violazione della normativa in materia ambientale e alla occupazione della fascia di rispetto del demanio marittimo.
02/08/2016 Ischia

In data odierna, gli Ufficiali di PG dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, hanno proceduto al sequestro dell’area termale e parasanitaria nonché del manufatto adibito a chiosco di una struttura alberghiera sita in Forio d’Ischia alla Via Vico IV Fortino.

I reati per cui si procede sono quelli relativi alla violazione della normativa ambientale (artt. 137 e 256 D.lgs. 152/2006) al falso in autorizzazioni amministrative per induzione (artt. 48, 480 c.p.) alla somministrazione di medicinali imperfetti ovvero guasti (artt. 443 e 445 c.p.) nonché alla occupazione abusiva di demanio marittimo (art. 1161 Cod. Nav.).
 
Le indagini, espletate dalla Guardia Costiera e coordinata dalla V Sez. reati ambientali della Procura di Napoli, hanno tratto origine dalla sversamento in mare di liquami provenienti dalla rete fognaria asservita al Comune di Forio , avvenuto in diversi occasioni nella primavera/estate del 2013 all’interno del Porto di Forio, le cui cause sono state individuate nella immissione di acqua termale ad alta temperatura nella rete fognaria da parte di alcune strutture alberghiere dell’Isola ed hanno già condotto al sequestro preventivo di 15 strutture alberghiere per analoghi reati.
 
All’esito delle indagini si è accertato che la struttura alberghiera oggetto del sequestro odierno non aveva alcuna documentazione attestante lo smaltimento dei rifiuti e non rispettava la normativa ambientale, sversando le acque reflue industriali, derivanti dallo svolgimento di attività termale e parasanitaria, nella pubblica fognatura dapprima, a far data dal 22.12.13, in assenza di autorizzazione e successivamente in base ad un’autorizzazione rilasciata in data 24.11.15 e revocata in autotutela dall’ATO2 Napoli Volturno in data 18.05.16 essendo risultata illegittima, in quanto emessa sulla scorta di una falsa rappresentazione della situazione di fatto da parte della società che gestisce l’albergo.
 

L’attività investigativa ha consentito di accertare altresì la non corretta gestione, maturazione e conservazione dei fanghi somministrati alla clientela della struttura alberghiera di cui trattasi, in quanto il prelievo degli stessi dalla vasche deputate al loro contenimento avveniva in spregio alle più elementari regole di igiene e sanità.

Si è accertato inoltre che all’interno dell’area demaniale marittima antistante alla struttura, era stato realizzato un manufatto adibito a chiosco in assenza della necessaria autorizzazione demaniale.
 
Il sequestro preventivo si è reso necessario per evitare la reiterazione dei reati relativi alla violazione della normativa in materia ambientale e alla occupazione della fascia di rispetto del demanio marittimo.

Ischia

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