E’ costata cara
l’indecisione al diportista cinquantenne che, nella notte di Sabato 25 u.s., finiva con la
sua barca a motore letteralmente sulla terra ferma. Per l’esattezza, sulle
rocce del canale di Porto Buso. L’uomo, originario di Carlino, aveva iniziato
la sua corsa a tutta velocità all’interno dei canali, da Lignano in direzione
Grado. Le condizioni meteo erano precarie e, tra vento e pioggia, all’incrocio
con il Canale di Porto Buso, l’incertezza ha preso il sopravvento: il navigante
è andato ad urtare gli scogli del canale, balzandoci totalmente sopra. Violento
l’impatto che gli è costato diversi traumi. Senza perdersi d’animo,
l’infortunato lanciava il suo “may-day” via radio, prontamente intercettato
dalla Capitaneria di Porto di Trieste la quale, individuata l’area
dell’incidente, smistava l’arduo compito alla Capitaneria di Porto di
Monfalcone la cui Sala Operativa rapidamente inviava sul posto il gommone GC
B43 di Circomare Grado, con a bordo il personale sanitario del 118 di Grado,
coadiuvati dall’imbarcazione dei Vigili del Fuoco, anch’essi di Grado.
Nonostante il mare agitato ed il forte vento, con celerità la squadra dei
soccorsi raggiungeva il malcapitato. Con una complessa manovra di salvataggio,
i soccorritori riuscivano ad estrarre l’uomo dalla barca, dolorante ed in stato
confusionale. Il personale medico effettuava le prime medicazioni ed il gommone
ripartiva, tra le onde sempre più alte, in direzione Grado. Giunti sulla terra
ferma, l’infortunato veniva trasportato in ambulanza presso l’ospedale di
Monfalcone.