BLOCCATI DA DUE GIORNI NELLA GROTTA DEI PRIGIONIERI.
Per quasi due
giorni sono rimasti bloccati in una delle Grotte del Circeo. E’ l’odissea
vissuta da una coppia di escursionisti in canoa, marito e mogli entrambi di 41
anni.
Nella giornata
di domenica, i due si erano avventurati in canoa in prossimità del promontorio
del Circeo, per vedere le belle grotte, nonostante le stesse siano interdette
per il pericolo di caduta massi. Ma i due improvvidi canoisti, si facevano
sorprendere dal peggioramento delle condizioni del mare, che con onde di
quasi 3 metri, bloccava la coppia in una spiaggetta sottostante la scogliera
che rendeva impossibile il passaggio via terra.
Dopo aver
atteso e sperato, invano, che il mare si calmasse, decidevano di passare la
notte accampati nella Grotta dei Prigionieri.
Il giorno
dopo, nel tardo pomeriggio, dopo una notte all’agghiaccio e una giornata sotto
il sole, i due turisti hanno deciso di chiedere aiuto, chiamando i Carabinieri
e la Guardia Costiera di Terracina.
La motovedetta
in servizio di ricerca e soccorso, sotto il coordinamento della sala operativa
della Guardia Costiera di Terracina raggiungeva la spiaggetta, dove avevano
trovato rifugio i coniugi, ma la forte risacca ed il mare sempre più agitato ne
impediva l’avvicinamento ed il recupero dei due malcapitati.
I vari tentativi
effettuati dai militari si sono interrotti con il sopraggiungere della notte e
la conseguente mancanza di luce in un tratto di mare particolarmente insidioso
per la presenza di scogli. Accertatisi delle buone condizioni di salute
dei due malcapitati e della disponibilità di viveri, i militari rinviavano le
operazioni di recupero a questa mattina.
Alle prime
luci dell’alba, il Gommone della Guardia Costiera di San Felice Circeo con
l’ausilio della Motovedetta di Terracina, sono riusciti a recuperare la coppia
di coniugi, nonostante il permanere di un mare agitato che rischiava di far
infrangere le unità navali della Guardia Costiera sulla vicina scogliera: i
militari recuperavano subito il marito con l’ausilio della SpeedLine, una cima
che viene sparata da bordo a terra per circa 250 mt..
Per la salvare
la signora, ormai terrorizzata dalla forza del mare, invece si è reso
necessario l’intervento di un sergente della Guardia Costiera di San Felice
Circeo che, vista la criticità della situazione, si è gettato in mare, con le
dotazioni di sicurezza, per raggiungere la spiaggia. Dopo aver fatto indossare
le dotazioni di sicurezza alla donna ed averla rassicurata, si lanciavano in
mare e, con l’ausilio della SpeedLine del Gommone, riusciva a trarla in salvo accompagnandola
a bordo dell’unità navale della Guardia Costiera.
Sebbene molto
provati dalla avventura che poteva avere un diverso epilogo, i due coniugi
risultavano in buono stato di salute.
10 Settembre 2019