Pescatore di frodo fermato a Minturno
dalla Guardia Costiera per aver raccolto abusivamente circa 40 chilogrammi di
datteri di mare.
Questo il bottino che, la scorsa
notte, L. A. - 49 anni della provincia di Napoli, ha cercato di portare via
dalla scogliera di Monte d’Oro di Scauri, dopo svariate ore di immersione nelle
acque del litorale minturnese.
La Guardia Costiera, come è accaduto
poche settimane fa in una analoga operazione di tutela ambientale, avendo
acquisito informazioni sulla possibile presenza in zona di pescatori abusivi,
dalla tarda serata di ieri è stata impegnata in una mirata attività di
monitoraggio della costa.
Il controllo svolto dai militari,
sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Gaeta, ha consentito, così, di
individuare il pescatore campano intento alla raccolta dei datteri di mare
(Lithophaga Lithophaga), attività che ha un impatto devastante per la costa e
l’ambiente marino.
Il pescatore di frodo, dopo aver
picchiato con il martello sulla roccia ed estratto con una lunga pinzetta i
datteri dalla roccia frantumata riponendoli in due grandi secchi, veniva
fermato dai militari della Guardia Costiera prima che potesse raggiungere la
propria autovettura e dileguarsi.
A supporto interveniva una pattuglia
dei Carabinieri di Formia.
Il soggetto è stato denunciato alla
Procura della Repubblica di Cassino con contestuale sequestro penale dei
numerosi esemplari di datteri di mare oltre alla attrezzatura servita per
l’estrazione. L’arresto fino a due anni o una ammenda fino a dodicimila euro
sarà il prezzo da pagare per il pescatore di frodo in base alla normativa
nazionale e comunitaria che ne vieta la pesca, detenzione, trasporto e
commercializzazione.
La raccolta di questo pregiato
mollusco, incoraggiata dal suo valore commerciale, è, infatti, causa di effetti
sull’ambiente marino così dannosi, da essere vietata in Italia da oltre
trent’anni.
Gaeta, 28 settembre 2018