Gaeta: due Dolia al Museo del Mare
Questa mattina
la Guardia Costiera di Gaeta, alla presenza della Soprintendenza Archeologica,
Belle Arti e Paesaggio di Latina, ha provveduto a consegnare al Comune di Gaeta
due antiche anfore romane - Dolia - ripescate nelle acque del Golfo di
Gaeta.
Era il marzo
del 2017 quando il peschereccio “Attila II” nel corso di una battuta di pesca
notò la presenza dei due reperti archeologici intrappolati nella sua rete a
strascico.
Da quel
momento, le due Dolia, su disposizione della Soprintendenza sono state custodite
dalla Guardia Costiera di Gaeta al fine di consentire lo svolgere di tutti i
necessari studi e indagini archeologiche e poter conoscere, così, la storia di
due antiche anfore tornate alla luce dopo esser rimaste adagiate per due
millenni su un fondale di circa duecentotrenta metri a quindici miglia da Punta
dello Stendardo .
La cerimonia
di consegna ha visto così il comandante della Capitaneria di porto di Gaeta,
Federico Giorgi, consegnare al Comune di Gaeta, rappresentato dal Presidente
della Commissione Cultura, consigliere Gianna Conte, i due preziosi reperti
archeologici. Le due Dolia andranno ad impreziosire il Museo del Mare di Gaeta.
Infatti, la
Soprintendenza Archeologica, rappresentata nel corso della cerimonia dalla
dottoressa Chiara Arrighi, ha accolto favorevolmente la richiesta del Sindaco
di Gaeta affinché le due preziose Dolia potessero essere restituite alla
comunità cittadina e a tutti coloro che volessero vedere da vicino una concreta
testimonianza dell’importanza della acque del Golfo di Gaeta nei traffici
marittimi dell’epoca.
Infatti, gli
esperti, al termine dei lavori, hanno datato le due Dolia presumibilmente al
periodo compreso tra il I sec. a.C. ed il I sec. d. C., sottolineandone
l’importanza commerciale nel trasporto marittimo poiché venivano utilizzate per
contenere grandi quantità di viveri sia solidi (tipo cereali) che liquide (tipo
vino ed olio).
9 LUGLIO 2019