Guardia Costiera : il
week end nel Compartimento
Tanta
l’attività di prevenzione effettuata negli ambiti portuali, sulle spiagge e
negli specchi acquei del Sud Lazio e delle Isole di Ponza e Ventotene da parte
dei militari del Compartimento Marittimo di Gaeta, nel weekend appena
trascorso. Soddisfacente la situazione riscontrata, a fronte dei numerosi
controlli effettuati anche in collaborazione con altre Forze dell’Ordine e di
Polizia del territorio.
Nel
tardo pomeriggio di domenica 6 adulti della Provincia di Caserta si sono
trovati in difficoltà di fronte al litorale di Gianola a Formia, con il gommone
– preso a noleggio da una società di Sperlonga - in avaria. Sotto il
coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta è
intervenuta sul posto la motovedetta in servizio di ricerca e soccorso che,
nonostante le indicazioni poco precise fornite dagli occupanti sulla effettiva
loro posizione, ha rintracciato in breve tempo il mezzo navale, rassicurato gli
occupanti ed assistito alle operazioni di rimorchio in sicurezza fino al porto
di Gaeta. Per gli occupanti solo un po’ di spavento per i momenti vissuti in
balia del mare.
Spiagge
affollatissime in tutta la Provincia di Latina, soprattutto nella giornata di
domenica. Il dispositivo predisposto dalla Guardia Costiera per la sicurezza
della balneazione ha consentito di
individuare delle situazioni di pericolo dovute alla assenza dei bagnini
dalla postazione di salvataggio o il loro impiego in attività diverse dal
servizio di salvamento ed anche l’assenza del pattino di salvataggio. Quasi
seimila euro, quindi, le sanzioni amministrative elevate a cinque stabilimenti
del litorale di Gaeta, Formia e Sabaudia, per aver violato, in particolare,
l’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto e messo in
pericolo la sicurezza dei numerosi bagnanti presenti in quel momento. Si
sottolinea l’importanza del corretto svolgimento del servizio di assistente
bagnante, primo anello della catena dei soccorsi in caso di emergenze in mare e
sulle spiagge: spesso bastano pochi minuti per salvare una vita umana.
Molti
i controlli effettuati in mare dalle motovedette per la sicurezza delle
attività diportistiche, si segnalano un paio di irregolarità a Terracina per 2
diportisti sorpresi a navigare senza le necessarie dotazioni di sicurezza a
bordo e senza certificazioni.
Nell’ambito
della vigilanza a tutela della libera fruizione del demanio marittimo e
ambientale, la Guardia Costiera di Ponza ha riscontrato in località Chiaia di
Luna la presenza di un manufatto in legno costruito senza alcun titolo
autorizzativo, in prossimità della parete rocciosa e stabilmente ancorato al
suolo con malta cementizia. La struttura era in fase di ampliamento mediante la
costruzione di ulteriori manufatti in cemento e pietra. L’area oggetto del
controllo, di grande pregio naturalistico, è sottoposta a vincolo paesaggistico
e idrogeologico ed interessata da provvedimenti di interdizione all’accesso per
pericolo di frane. La struttura abusiva è stata sottoposta a sequestro ed il
responsabile della realizzazione deferito all’Autorità giudiziaria per
occupazione abusiva di pubblico demanio e violazione delle norme poste a tutela
del paesaggio e dell’edilizia.
A
Formia, invece, 3 autoarticolati in sosta vietata lungo il ciglio banchina
Vespucci del porto nuovo, hanno attirato l’attenzione dei militari della
Guardia Costiera. Dalle autocisterne fuoriuscivano una serie di tubature in
gomma, con le quali veniva aspirata acqua di mare dall’adiacente specchio
acqueo portuale, acqua che poi ritornava in mare.
L’obiettivo
dell’operazione era ricambiare ed ossigenare l’acqua contenuta all’interno
delle 3 autocisterne, che trasportavano un ingente quantitativo di “Avannotti”
destinati ad una locale società di distribuzione di prodotti ittici. I 3
autisti, dipendenti di una ditta francese di trasporto di prodotti ittici, sono
stati sanzionati per un totale di oltre 5.000 euro per aver svolto questa
operazione senza le necessarie autorizzazioni e comunicazioni all’Autorità
marittima. L’intervento della Guardia Costiera ha interrotto sul nascere il
comportamento illecito, impedendo conseguenze potenzialmente dannose sia per
l’ambiente marino che per il prodotto ittico destinato agli impianti di
allevamento.
Gaeta,
6 luglio 2020