FORMIA: ELEMENTO
LAPIDEO DI EPOCA ROMANA RECUPERATO AL PORTICCIOLO DI CAPOSELE
È giunta, in questi giorni, l’attesa
conferma della Soprintendenza archeologica di Roma del valore storico del
reperto ritrovato a Formia dalla Guardia Costiera.
Il 15 gennaio scorso, infatti, la
Guardia Costiera di Formia ha ricevuto la segnalazione di un operatore portuale
circa la presenza di una lapide in marmo, presumibilmente di interesse storico,
sulla scogliera interna del locale porticciolo di “Caposele”.
I militari, giunti sul posto,
accertavano effettivamente la presenza del manufatto e informavano la
competente Soprintendenza archeologica che, dopo aver visionato alcuni
fotogrammi del reperto, ipotizzava, da
subito, il grande rilievo storico del reperto, riconducibile ad epoca romana.
I militari pertanto, come da
indicazioni fornite dagli archeologi, provvedevano nella mattinata seguente,
con l’ausilio del sommozzatore in servizio locale Salvatore Gonzales, al recupero
del reperto per la successiva custodia presso la sede della Guardia Costiera di
Formia.
La Soprintendenza, a seguito di
successivi approfondimenti, ha precisato con una nota che il reperto ritrovato
è riconducibile ad un elemento lapideo di epoca romana, riconoscendo ancora le
modanature della porzione terminale del cippo di marmo. Purtroppo l’eccessivo
stato di dilavamento del reperto, dovuto alla lunga permanenza in mare, non ha
reso possibile l’identificazione di eventuali incisioni.
La mareggiata abbattutasi sul litorale
alla fine di dicembre, pur arrecando non poche problematiche agli operatori
portuali, ha così permesso il ritrovamento del reperto, che aggiunge un piccolo
tassello per la conoscenza delle vicende storiche del territorio formiano, e per
questo motivo, potrebbe in futuro essere affidato alla amministrazione comunale,
a beneficio di tutti.
Gaeta, 26 gennaio 2021