In data
odierna, personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte ha
condotto nelle acque di giurisdizione un’operazione di contrasto alla pesca
illegale.
L’attività, svolta
nella mattinata con l’impiego della dipendente Motovedetta CP 869, ha portato
al sequestro di 2 ceste di ricci di mare (circa 1000 esemplari) che erano stati
pescati negli specchi acquei antistanti la località di Calalunga nel Comune di
Carloforte, in violazione alla normativa di settore.
Difatti,
sebbene la durata della stagione di pesca del riccio di mare sia stata
prorogata dal competente Assessorato della Regione Sardegna sino al 1 maggio
2018, l’intera Isola di S. Pietro è interessata dall’omonimo Sito di Importanza
Comunitaria, per il quale è previsto, tra le altre cose, una più restrittiva
regolamentazione dell’attività di prelievo di tale specie.
In modo
particolare, in deroga alle previsioni della normativa regionale, tale
disciplina limita la pesca del riccio di mare al solo periodo dal 15 dicembre
al 15 marzo di ogni anno.
Al
contravventore, un pescatore quartese che era intento ad esercitare la pesca
subacquea utilizzando come “barca appoggio” un’unità da diporto, è stata
comminata una sanzione amministrativa per un totale di 4.000 euro.
I predetti
ricci, ancora vivi, sono stati posti sotto sequestro e contestualmente
rigettati in mare.