Nell'ambito di una articolata attività di indagine svolta dal Nucleo Ispettivo Pesca del 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari sono state poste a sequestro nella giornata di martedì 21 luglio u.s. 15 tonnellate di oloturie c.d. cetrioli di mare.
Gli esemplari della specie marina viaggiavano, immersi in vasconi d'acqua, su un automezzo termo refrigerato ispezionato sul litorale a sud di Bari.
L'attività di indagine effettuata anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute in merito al fenomeno della pesca della specie in questione è stata finalizzata alla repressione della commercializzazione, destinata soprattutto all'esportazione verso i paesi orientali dove tale specie viene considerata una "delizia culinaria", con un elevato valore commerciale fino a 600 euro al chilo.
Si tratta dell'ennesima operazione svolta dai militari della Guardia Costiera (a poche settimane dalla precedente di un quantitativo di circa 5 tonnellate) a tutela della specie marina "oloturia" che svolge, è bene ricordarlo, un ruolo importante nell'ecosistema marino in quanto nutrendosi della materia organica morta mescolata alla sabbia aiuta a mantenere pulite le praterie di alghe nonché secondo alcuni studi anche a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Oltre al sequestro è stata elevata a carico di un commerciante operante nel settore ittico sanzione amministrativa di €. 3500.
Tutte le oloturie giudicate vive e vitali a seguito di intervento da parte dei medici veterinari dell'ASL Bari Putignano sono state rigettate in mare con l'ausilio delle Motovedette della Guardia Costiera di Bari.