Continua l’attività di polizia
marittima in ambito portuale, di contrasto a condotte lesive della salute. Ennesima rete da pesca, da posta, sequestrata
nel porto di Augusta, a carico di ignoti.Questo il bilancio della vigilanza svolta
dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel finesettimana.
Durante un’attività di pattugliamento
marittimo effettuata nel porto di Augusta e, nello specifico, nel seno di
Priolo, una motovedetta della Guardia Costiera di Augusta, ed in particolare la
CP 525, ha rinvenuto, a pelo d’acqua, una rete da pesca, da posta. La rete, di circa 350 metri, è stata
issata a bordo, e sottoposta a sequestro.
Si rammenta che tali attrezzi non possono
essere detenuti da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono
abilitati ad esercitare la pesca professionale ed, in ogni caso, si ribadisce che
l’attività di pesca in ambito portuale è vietata, sia ai pescatori
professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano
sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri.Rimane sempre alta l’attenzione della
Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, prestata per mezzo di una
continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle condotte illecite, ed
a tutela dell'ambiente.Tale attività si pone come obiettivo
primario la salvaguardia dell'ecosistema marino che, soprattutto in prossimità
della costa, risente pesantemente degli effetti di attività praticate in
maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolose per la
collettività, quando esercitate in porto.
Augusta,
05 marzo 2020.