Continua l'attività di polizia marittima in ambito portuale, di contrasto a condotte potenzialmente lesive della salute.

Ancora un'altra rete da pesca, da posta, sequestrata a carico di ignoti nel porto di Augusta.

Questo il bilancio dell'opera di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.

Durante il controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, ed in particolare del porto Megarese, un'unità navale militare della Guardia Costiera, e nello specifico la motovedetta CP 525, ha rinvenuto, a pelo d'acqua, nei pressi di un tratto di mare in cui è interdetta la navigazione ai privati per esigenze di natura militare, una rete da pesca.

Si è quindi proceduto al sequestro della stessa, di circa 200 metri che, si rammenta, è un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale.

Il pescato intrappolato nella rete, ancora vivo, è stato immediatamente rigettato in mare.

In ogni caso, si ricorda che l'attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri.

Rimane sempre alta l'attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle condotte illecite, ed a tutela dell'ambiente.

Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell'ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di attività praticate in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolose per la collettività, quando esercitate in porto.

Augusta, 12 dicembre 2019.

12/12/2019 Augusta

Continua l'attività di polizia marittima in ambito portuale, di contrasto a condotte potenzialmente lesive della salute.

Ancora un'altra rete da pesca, da posta, sequestrata a carico di ignoti nel porto di Augusta.

Questo il bilancio dell'opera di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.

Durante il controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, ed in particolare del porto Megarese, un'unità navale militare della Guardia Costiera, e nello specifico la motovedetta CP 525, ha rinvenuto, a pelo d'acqua, nei pressi di un tratto di mare in cui è interdetta la navigazione ai privati per esigenze di natura militare, una rete da pesca.

Si è quindi proceduto al sequestro della stessa, di circa 200 metri che, si rammenta, è un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale.

Il pescato intrappolato nella rete, ancora vivo, è stato immediatamente rigettato in mare.

In ogni caso, si ricorda che l'attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri.

Rimane sempre alta l'attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle condotte illecite, ed a tutela dell'ambiente.

Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell'ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di attività praticate in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolose per la collettività, quando esercitate in porto.

Augusta, 12 dicembre 2019.

Augusta

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Operatore portuale salvato dalla Guardia Costiera di Augusta – Porto Megarese di Augusta –

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Agnone Bagni, golfo di Catania: pesca a strascico illegale – Sanzione e sequestro –

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Combustione ed abbandono incontrollato di rifiuti *Denunce e Sequestri*

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Rifiuti – Discarica abusiva *Denunce e sequestro*