Si comunica che nei giorni scorsi si è conclusa una complessa campagna concentrata di polizia, denominata "Operazione FAO 27", effettuata dai Comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, avente lo scopo, nello specifico, di effettuare le opportune verifiche sulla filiera della pesca, sia in mare, per mezzo delle unità navali militari, che a terra, sottoponendo a controllo esercizi commerciali, pescherie, ristoranti, mercati rionali e venditori ambulanti.
In particolare, per quanto concerne le operazioni svolte dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, i controlli hanno riguardato sia le acque marittime di giurisdizione, che i Comuni rientranti nell'ambito del Compartimento.
Nello specifico, i territori in cui sono state riscontrate violazioni alla normativa di settore, per quanto di competenza, sono stati Augusta, Lentini, Carlentini e Ferla. I Militari della Guardia Costiera di Augusta si sono spinti fino a Catania, sotto il coordinamento della Direzione Marittima.
Si rassegnano i seguenti risultati, concernenti altresì ulteriori accertamenti:
- n° 5 sequestri, per un ammontare di circa kg. 75 di prodotto ittico, per violazione delle disposizioni che prevedono sia l'obbligo della tracciabilità, che dell'etichettatura, o per infrazione alle disposizioni che vietano – come nel caso del novellame – la pesca e la commercializzazione. Tale prodotto ittico, non giudicato idoneo al consumo umano da parte dei Servizi veterinari competenti, è poi stato avviato a corretto smaltimento, fruendo dei servizi messi a disposizione dalla società Ge.S.P.I., e del Comune di Augusta;
- n° 2 reti da pesca sequestrate;
- contestazione di n° 9 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di circa € 14.000.
Tali controlli continueranno, chiaramente, anche oltre il periodo durante il quale si è svolta l'Operazione FAO 27.
Augusta, 25 marzo 2019.