Si comunica che in data odierna, nella mattinata, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta è pervenuta una segnalazione telefonica, da parte di un privato cittadino, con la quale si è dato avviso del fatto che in località faro Santa Croce, ad Augusta, si stava perpetrando un'attività di pesca di frodo di ricci di mare.
La Sala Operativa ha immediatamente dirottato in loco un'unità navale militare dipendente, il battello GC A79, già in attività di pattugliamento nell'ambito dell'operazione di vigilanza, polizia e soccorso MARE SICURO, oltreché far dirigere, a terra, una pattuglia automontata sempre della Guardia Costiera, anch'essa impegnata nella medesima operazione MARE SICURO.
Il battello, una volta ivi sopraggiunto, ha rinvenuto, sulla scogliera, due grosse sacche contenenti circa 500 ricci: è evidente che i pescatori di frodo, alla vista del battello, hanno frettolosamente abbandonato i frutti dell'illegittima battuta di pesca, dileguandosi.
Nel mentre, è arrivata la pattuglia automontata, che ha effettuato delle ricerche, ed ha eseguito degli opportuni rilievi su alcuni veicoli sospetti presenti.
I preziosi echinodermi sono stati sequestrati ed, ancora vivi, sono stati rigettati in mare, al largo, dallo stesso battello della Guardia Costiera.
Si conferma l'attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera per la tutela delle risorse ittiche attraverso mirati servizi di sorveglianza, che sono rivolti anche alla repressione della pesca illegale del riccio di mare, la quale, si rammenta, è consentita solo nei limiti di 50 unità per persona, ed al di fuori dei mesi di maggio e giugno, in cui permane il divieto assoluto di cattura.
Augusta, 01 settembre 2016.