Continua l'attività di polizia e di vigilanza svolta dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.
Durante un controllo ad un ristorante di Carlentini, effettuato da Militari e da personale del Servizio Veterinario, di Lentini, dell'A.S.P., atto a verificare la regolarità della filiera del pescato, sono state riscontrate delle difformità che hanno condotto alla comminazione di una sanzione amministrativa pari a circa € 1.500 nei confronti del titolare dell'esercizio commerciale, con sequestro di circa kg. 30 di prodotto ittico, privo di documentazione che ne evidenziasse la tracciabilità, avviato a smaltimento in quanto non giudicato idoneo al consumo umano.
Nel corso di un controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, ed in particolare del porto Megarese, un'unità navale militare della Guardia Costiera, e nello specifico la motovedetta CP 879, ha rinvenuto, a pelo d'acqua, nei pressi di un tratto di mare in cui è interdetta la navigazione ai privati per esigenze di natura militare, una rete da pesca.
Si è quindi proceduto al sequestro della stessa, di circa 200 metri che, si rammenta, è un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale.
Si ricorda che l'attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri.
Rimane sempre alta l'attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, prestata per mezzo di una continua attività di controllo, mirata al contrasto delle condotte illecite, a tutela della sicurezza, dell'ambiente e della salute. Tale diuturna opera di vigilanza viene effettuata sia ad opera di unità navali, che di personale militare specializzato nel verificare il rispetto della normativa ambientale.
Augusta, 24 settembre 2020.