Continua in maniera incessante l’attività di polizia marittima e di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.

Nel corso di un pattugliamento, un’unità navale militare della Guardia Costiera, la motovedetta CP 2204, durante il controllo del porto megarese e del seno di Priolo, e delle restanti acque del Compartimento Marittimo di Augusta, si è imbattuta in svariate reti da pesca posizionate da sconosciuti.

            In due casi si è trattato di reti collocate in zona in cui è fatto divieto assoluto di pesca, ovverosia nel seno di Priolo, in prossimità di un pontile industriale, e nel porto megarese, nei pressi dell’antico avamposto di Torre Avolos.

            Nell’altro caso gli attrezzi da pesca erano stati posizionati nello specchio di mare antistante la località di Agnone Bagni, non adeguatamente segnalati e costituenti, pertanto, un pericolo per la sicurezza della navigazione.

            I Militari operanti sono però riusciti a prelevare solo la rete ritrovata nel seno di Priolo, mentre non è stato possibile procedere a salpare le altre attrezzature da pesca poiché, nel corso del tentativo di recupero, l’inconsistente saldezza delle cime di ritenuta, assolutamente non idonee, ne ha comportato l’affondamento.    

La rete ritrovata è stata sottoposta a sequestro.

Rimane alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di sorveglianza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell'ambiente.

Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell'ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di una pesca effettuata in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto.

Augusta, 23 febbraio 2017.


23/02/2017 Augusta

Continua in maniera incessante l’attività di polizia marittima e di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.

Nel corso di un pattugliamento, un’unità navale militare della Guardia Costiera, la motovedetta CP 2204, durante il controllo del porto megarese e del seno di Priolo, e delle restanti acque del Compartimento Marittimo di Augusta, si è imbattuta in svariate reti da pesca posizionate da sconosciuti.

            In due casi si è trattato di reti collocate in zona in cui è fatto divieto assoluto di pesca, ovverosia nel seno di Priolo, in prossimità di un pontile industriale, e nel porto megarese, nei pressi dell’antico avamposto di Torre Avolos.

            Nell’altro caso gli attrezzi da pesca erano stati posizionati nello specchio di mare antistante la località di Agnone Bagni, non adeguatamente segnalati e costituenti, pertanto, un pericolo per la sicurezza della navigazione.

            I Militari operanti sono però riusciti a prelevare solo la rete ritrovata nel seno di Priolo, mentre non è stato possibile procedere a salpare le altre attrezzature da pesca poiché, nel corso del tentativo di recupero, l’inconsistente saldezza delle cime di ritenuta, assolutamente non idonee, ne ha comportato l’affondamento.    

La rete ritrovata è stata sottoposta a sequestro.

Rimane alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di sorveglianza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell'ambiente.

Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell'ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di una pesca effettuata in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto.

Augusta, 23 febbraio 2017.


Augusta

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Operatore portuale salvato dalla Guardia Costiera di Augusta – Porto Megarese di Augusta –

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Agnone Bagni, golfo di Catania: pesca a strascico illegale – Sanzione e sequestro –

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Combustione ed abbandono incontrollato di rifiuti *Denunce e Sequestri*

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Rifiuti – Discarica abusiva *Denunce e sequestro*