1) DESCRIZIONE GENERALE:
Il Sesto Reparto - del Corpo delle Capitanerie di Porto - è l'organo tecnico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti responsabile della gestione amministrativa e funzionale della sicurezza della navigazione (secondo l'accezione anglosassone di SAFETY OF NAVIGATION), della sicurezza marittima (MARITIME SECURITY).
Il 6° Reparto, a cui sono affidate le predette funzioni, segue lo sviluppo della normativa internazionale,
comunitaria e nazionale, ne cura l'applicazione e svolge le funzioni di
indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti sia del cluster marittimo sia
degli Uffici periferici.
Il settore tecnico operativo della sicurezza del trasporto marittimo si completa con la delicata materia del personale marittimo, recentemente acquisita, che ricomprende sia l'aspetto tecnico che sociale: la concorrenza mondiale nel settore, infatti, spinge tutte le parti coinvolte ad una forte coesione ed impegno per salvaguardare la classe marittima nazionale, per troppo tempo trascurata.
Lo Shipping nazionale, insomma, può contare su una componente del Corpo altamente specializzata e considerata in Italia, in Europa e nel mondo come punto di riferimento e di eccellenza.
A conferma di quanto appena riportato, alcuni Ufficiali del Corpo occupano posizioni chiave di esperti in Europa della materia ( DG MOVE e European Maritime Safety Agency).
In sintesi, il Sesto Reparto "Sicurezza della Navigazione e Sicurezza Marittima" rappresenta indubbiamente l'Organismo tecnico che assicura una gestione moderna di tutte le attività in ambito marittimo alla luce del nuovo concetto di sicurezza e di qualità del sistema. Il Corpo, attraverso l'operato del Sesto Reparto, si inserisce, dunque, nel più ampio contesto dell'industria marittima e della sua economia, costituite dallo shipping, dai porti e dai soggetti che vi operano, e svolge attribuzioni fondamentali, funzionali alla crescita di un segmento strategico per il benessere del Paese, nel quadro di quel sistema internazionale marittimo chiamato a garantire l’elevata qualità del naviglio in generale per preservare il mare e l'economia che da esso globalmente si trae.
2) SICUREZZA DELLA NAVE:
La sicurezza della navigazione impegna il Corpo in una duplice veste:
la prima, quale
Amministrazione di bandiera (attività di Flag
State) che comporta il controllo, verifica e rilascio della
documentazione di sicurezza della navigazione del naviglio nazionale mercantile
e da pesca;
la seconda, in qualità di Stato del porto di approdo (attività di
Port State control), comporta un controllo diretto di
conformità alle normative internazionali convenzionali nei confronti delle navi
di bandiera straniera che approdano nei porti nazionali.
Le due attività prevedono l'impiego di personale del Corpo, altamente
qualificato secondo standard europei e formato presso il Nucleo
Didattico Formativo di Genova, sulla base delle più recenti normative di
settore internazionali e nazionali.
Proprio a seguito di questa importante funzione istituzionale, uno degli
aspetti di maggior rilievo nelle attività del Reparto è quello del monitoraggio
del rendimento del naviglio nazionale, sulla base di un c.d.
Performance index, al fine di permettere alla bandiera
italiana di raggiungere i vertici delle classifiche mondiali nei sistemi del
controllo dello stato di approdo (Port State control) ad oggi operativi in tutto
il mondo.
A tal proposito, si evidenzia che l'Amministrazione italiana si colloca già
ai primi posti a livello internazionale sia per quanto attiene
le proprie navi (permanenza delle unità di bandiera nella white list)
sia per l'attività espletata a bordo del naviglio straniero che tocca i porti
nazionali (Port State control), ciò a dimostrazione dell’eccellente lavoro
svolto dal Corpo in ambito “sicurezza della navigazione e sicurezza marittima” .
3) SICUREZZA MARITTIMA:
Un'ulteriore attività tecnica preminente delle Capitanerie di porto riguarda
la sicurezza marittima, materia relativamente nuova del
settore, ma che oramai coinvolge ineludibilmente i sistemi portuali e la
gestione delle navi. La materia, che individua misure di natura preventiva volte
a tutelare lo shipping e gli impianti portuali contro la minaccia di atti
illeciti intenzionali, è di competenza europea e pertanto la struttura normativa
principale fa riferimento ad un Regolamento comunitario. Ciò implica un'attività
di attento e scrupoloso controllo da parte della Commissione UE al fine di una
corretta implementazione al livello di Stato membro. A tal proposito, al Corpo
e' stata attribuita, dalla normativa nazionale discendente, la funzione di
Autorità Nazionale Competente e svolge un ruolo chiave
nell'attività di recepimento ed attuazione della materia, entro l’alveo
dell’ordinamento interno, completando il quadro di competenza esclusiva del
Corpo delle Capitanerie di Porto in materia di Sicurezza della Navigazione,
Sicurezza delle attività portuali, della Ricerca e Soccorso in mare, nonché
della tutela delle risorse alieutiche ed alimentari.