COMMISSIONE EUROPEA PESCA ED AFFARI MARITTIMI E AGENZIA COMUNITARIA DI CONTROLLO DELLA PESCA (ACCP o EFCA)
In ossequio ai vigenti Trattati UE, la pesca marittima costituisce materia di competenza esclusiva dell'Unione Europea che, attraverso i propri organi istituzionali (Parlamento, Consiglio e Commissione), provvede ad emanare le regole generali e specifiche cui devono attenersi i singoli Stati Membri nella gestione di tale settore produttivo.
Dal punto di vista tecnico, particolarmente rilevante, nell'ambito della Commissione europea, è il ruolo della Direzione Generale degli Affari marittimi e della Pesca, con sede a Bruxelles in rue Joseph II, 99. Tale Organismo ha, sostanzialmente, il compito di definire, anche di concerto con i corrispondenti Servizi degli Stati Membri, le più rilevanti misure tecniche atte a garantire il pieno rispetto degli obiettivi fissati nell'ambito della Politica Comune della Pesca (P.C.P.).
Tale funzione viene esercitata attraverso la proposizione di appositi regolamenti da sottoporre al successivo ed obbligatorio vaglio politico del Parlamento e del Consiglio, all'emanazione di propri regolamenti atti ad implementare le disposizioni di precedenti norme promanate dei menzionati organi politici, nonché di decisioni miranti a disciplinare alcuni settori specifici (esempio: pesca del tonno rosso).
Gli attuali pilastri della P.C.P. sono rappresentati dalle seguenti norme europee:
- Regolamento CE n.1005/2008 (e successive modifiche) che ha introdotto un nuovo regime europeo per il contrasto delle attività di pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata;
- Regolamento CE n.1224/2009 che, unitamente al regolamento UE di esecuzione n.404/2011, hanno definito un nuovo regime di controllo, introducendo, tra l'altro, la grande novità del sistema a punti (in caso d'infrazioni gravi) per la licenza di pesca;
- Regolamento UE n.1380/2013 che, di recente, ha rimodulato proprio gli obiettivi della medesima P.C.P..
Con riguardo specifico alla materia del controllo, a decorrere dal 2005, la Commissione europea, si avvale, altresì, dell'Agenzia Europea di Controllo della Pesca (E.F.C.A.), con sede a Vigo in avenida Garcia Barbon, 4. Tale Agenzia assolve al delicatissimo compito di assicurare il massimo coordinamento tra i Servizi ispettivi dei vari Stati Membri, affinché siano sviluppati quei necessari processi si standardizzazione che consentano il pieno rispetto della richiamata P.C.P..
Per maggiori ed ulteriori informazioni, si rimanda ai seguenti link istituzionali:
Direzione Generale degli Affari marittimi e della Pesca: http://ec.europa.eu/dgs/maritimeaffairs_fisheries/index_it.htm
E.F.C.A.: http://efca.europa.eu
ORGANISMI INTERANZIONALI (ICCAT e GFCM)
Nel panorama internazionale, una delle più importanti Organizzazioni Regionali di Pesca è sicuramente la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell'Atlantico (I.C.C.A.T.), il cui compito fondamentale consiste nell'emanazione di apposite Raccomandazioni (di natura tecnico-scientifica) miranti a garantire la conservazione e la ricostituzione di alcuni specifici stock ittici di preminente interesse internazionale.
In ambito europeo, Parte Contraente dell'I.C.C.A.T. è la stessa Commissione europea che partecipa ai richiamati processi decisionali tanto attraverso una delegazione della propria Direzione Generale degli Affari marittimi e della Pesca, quanto mediante apposite delegazioni dei singoli Stati Membri interessati (compresa, ovviamente, l'Italia). In tale ottica, va sottolineato che, pur in assenza di trasposizione in diritto europeo, le Raccomandazioni dell'I.C.C.A.T. risultano, in ossequio ai vigenti Trattati UE, comunque vincolanti per gli stessi Stati Membri che, naturalmente, sono chiamati a darne esatta esecuzione nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali.
Tra gli stock ittici, di competenza I.C.C.A.T., che assumono particolare rilevanza per il cluster peschereccio Italiano, vanno citati il tonno rosso ed il pesce spada, per i quali, le menzionate norme internazionali hanno, da diversi anni, stabilito un rigido regime di gestione e conservazione, prevedendo limiti di cattura (solo per il tonno rosso), periodi consentiti di pesca, taglie minime e permessi speciali di pesca. Le attuali e vigenti Raccomandazioni sono la n.13-07, per il tonno rosso e la n.13-04, per il pesce spada.
La sede istituzionale dell'I.C.C.A.T. è a Madrid – Corazon de Maria, 8.
Per maggiori ed ulteriori informazioni, si rimanda al seguente link istituzionale: http://www.iccat.es/en/.
Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (G.F.C.M.)
Con riguardo specifico al bacino Mediterraneo, altra importante Organizzazione Regionale di Pesca è la Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (G.F.C.M.), il cui compito fondamentale è quello di promuovere lo sviluppo, la conservazione e lo sfruttamento razionale/sostenibile delle risorse marine del Mar Mediterraneo.
Anche tale Organismo opera attraverso l'emanazione di apposite Raccomandazioni e/o Risoluzioni, cui gli Stati Membri dell'UE sono obbligati a conformarsi ai sensi e per gli effetti dell'articolo 24, par. 6, del vigente regolamento CE n.1967/2006.
La sede istituzionale della G.F.C.M. è Roma in via Vittoria Colonna, 1.
Per maggiori ed ulteriori informazioni, si rimanda al seguente link istituzionale: http://www.gfcm.org/gfcm/en