La città di Ancona è stata, fin dalle
origini, unita al suo porto. Il suo nome discende dal greco "Ankòn",
che significa "gomito". Essa nasce - in seguito all'insediamento
della colonia greco-siracusana, nel secolo IV A.C. - quale scalo intermedio per
i navigatori diretti verso l'Italia settentrionale. Successivamente diviene la
base della flotta romana per il pattugliamento dell'Adriatico, contro i pirati
illirici.
Diventa, in seguito, il primo sito della
costa adriatica a rispecchiare la moderna idea di porto: la riorganizzazione
completata dall'imperatore Traiano, in vista della guerra contro la Dacia
(101-107 d.C.), ha dotato il porto, infatti, di un bacino riparato e dalle
acque profonde, capace di offrire un adeguato ricovero alle navi e attrezzato
per le operazioni di carico e scarico.
Alla fine del XIV Secolo, in tempi di grande
espansione commerciale, esso viene attrezzato di un nuovo arsenale: un
complesso industriale di enorme importanza, nell'ambito del quale vengono
costruite le più grandi galere per i Papi e le navi per gli armatori locali e
forestieri.
Allo stato
attuale nei cantieri navali del porto di Ancona si progettano e si costruiscono
navi di ogni tipo: chimichiere, rimorchiatori, yachts, ecc. La
cantieristica è la maggiore realtà imprenditoriale del porto, con 500.000 mq.
di superficie occupata e oltre 1.700 addetti.
Ancona,
inoltre, è anche il primo porto peschereccio dell'Adriatico con 130
imbarcazioni per la pesca a strascico e volante, 50 per la pesca delle vongole
e 30 per la piccola pesca.
Il porto,
infine, offre un comodo collegamento con i Paesi del bacino Adriatico e Ionico
(Croazia, Albania, Grecia, Turchia, Montenegro). Oltre 1,4 milioni di
passeggeri all'anno transitano, soprattutto nei mesi estivi, nel porto di
Ancona per questo motivo.
Per chi
sceglie di fermarsi, a ogni buon conto, il Comune e la Regione offrono
itinerari turistici ricchi di arte e natura.
La
Capitaneria di Porto di Ancona trova la sua origine vera e propria nel Decreto
di Eugenio Principe di Savoia - Carignano, Luogotenente Generale di S.M. nei
Regi Stati, n° 4438 in data 21 Novembre 1860. L'articolo 1 di tale decreto
stabilisce: “E' istituita una Capitaneria di Porto in Ancona. Essa avrà
giurisdizione su tutto il litorale delle Marche e su quello delle Romagne,
compreso Pontelagoscuro”.
Attualmente
la giurisdizione del Compartimento Marittimo di Ancona si estende su una fascia
costiera di circa 90 Km (dal Comune di Senigallia al Comune di Civitanova
Marche).
Ancona è
anche sede di Direzione Marittima - la cui circoscrizione è stata recentemente
modificata dal DPR 01.03.2005, n° 51 - ed il Comandante della Capitaneria è
anche il Direttore Marittimo delle Marche. Essa è stata istituita con Regio
Decreto del 20 Dicembre 1923, n° 3235. La competenza si sviluppa su circa 200
Km di costa, dal Comune di Gabicce (verso Nord) fino alla foce del fiume Tronto
inclusa (verso Sud), e comprende, oltre al Compartimento Marittimo di Ancona,
quelli di Pesaro e di San Benedetto del Tronto.